Suicidio Assistito: raccolte ad Alessandria 123 firme dall’Associazione Coscioni

Alessandria – La proposta di legge regionale “Liberi Subito” ha suscitato l’interesse anche degli alessandrini. Infatti, sono state ben 123 le firme raccolte in poco più di quattro ore lo scorso sabato (giorno di avvio della campagna) e numerose le richieste di informazioni pervenute ai volontari della Cellula Coscioni Alessandria, articolazione territoriale dell’Associazione Luca Coscioni, coordinata da Sonia Fogagnolo.
Un trend positivo che si conferma a livello regionale, dove sono state raccolte in meno di dieci giorni le firme di circa 2300 persone che credono nella necessità di garantire assistenza sanitaria e tempi certi a chi ha i requisiti per accedere al suicidio medicalmente assistito e si trova nelle condizioni stabilite dalla sentenza della Corte Costituzionale 242/2019, meglio nota come sentenza ‘Cappato/Antoniani. La raccolta firme proseguirà in città sabato 25 marzo e sabato 1 aprile, in piazza della Libertà/angolo Via dei Martiri (ore 10-12 e 16-18:30) e, vista la richiesta da parte della cittadinanza, verranno presto programmati nuovi tavoli, anche infrasettimanali.
“Si tratta semplicemente di rendere fruibile un diritto che già c’è e di garantire una risposta certa a tante persone malate che stanno soffrendo e che vorrebbero decidere sul proprio fine vita – afferma Sonia Fogagnolo – siamo soddisfatti dell’avvio della campagna, ma la strada per arrivare all’obiettivo è ancora lunga e per questo ogni singola sottoscrizione è estremamente preziosa”.
Nell’alessandrino non sono mancate firme di personaggi di primo piano, come quella della vice sindaca di Alessandria Marica Barrera e di diversi assessori comunali.
“Abbiamo organizzato oltre 40 tavoli in due weekend, raccogliendo oltre 1000 firme a settimana sulle 8000 necessarie in sei mesi per la presentazione della proposta di legge in Consiglio Regionale – afferma Davide Di Mauro, coordinatore regionale della campagna “Liberi Subito” – ancora una volta di fronte a un Parlamento che non decide i cittadini dimostrano di essere più avanti della politica.”

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