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Il militante Foscolo: letterato e capitano

“Figlio mio, io desidero che voi facciate tradurre in italiano la relazione della battaglia di Marengo con le tavole, così come il maresciallo Berthier l’ha pubblicata…” così scriveva Napoleone Bonaparte a Eugène de Beauharnais il 26 maggio del 1806.

Beauharnais diede l’incarico a Maria Augusto Caffarelli, ministro della Guerra del Regno d’ Italia, che, a sua volta, si rivolse a un letterato, nonché ufficiale dell’armata napoleonica: Ugo Foscolo.

Proprio ieri, 6 febbraio, ricorreva l’anniversario della sua nascita avvenuta nel 1778 a Zante isola greca del Mar Ionio.

Foscolo fu uno dei più grandi esponenti della letteratura italiana tra Settecento e Ottocento, durante l’età napoleonica e la prima Restaurazione.

All’inizio il suo pensiero verso il futuro imperatore fu carico di sdegno e questa ostilità influenzò la sua poesia; “Armato di un pugnale, facendo esclamazioni e contorsioni orribili, lo ha immerso con furore nel parapetto della tribuna, giurando di immergerlo allo stesso modo nel cuore del perfido Bonaparte”, testimoniava il politico austriaco Carl von Humburg.

Nel 1799 però si arruolò nella Guardia Nazionale della Repubblica Cisalpina e combatté con le truppe francesi fino alla Battaglia di Marengo; questo fu per lui un periodo di intensa attività anche sul piano letterario.

Una produzione la sua filtrata dal pessimismo e dall’ansia del “nulla eterno”. Vede nella sua terra un rifugio ideale dalla guerra mantenendo pur sempre lo sguardo fisso verso la realtà. Si sente sempre più sfiduciato nei confronti del progresso e di quell’umanità illuminista che aveva abbracciato inizialmente tanto da descrivere il mondo come una “foresta di belve”.

Dopo Marengo Foscolo continuò a impegnarsi in operazioni militari passando a capitano aggiunto prima per la Repubblica Italiana (1802) e poi, dopo la proclamazione di Bonaparte a imperatore, per il Regno d’Italia (1805) con il compito di compilare una parte del Codice militare.

Dispensato della partecipazione diretta alle imprese militari nel 1806 esercitò l’attività di poligrafo traducendo anche “Relation de la Bataille de Marengo” scritta dal generale Alexandre Berthier nel 1804 e offerta a Napoleone nel 1805 in occasione della sua incoronazione in Italia. Il “Commentario della Battaglia di Marengo” fu preparato anche per la stampa nel 1806 ma reso pubblico solo nel 1811 perché incompleto di illustrazioni che si attendevano dalla Francia.

Ugo Foscolo si trasferì nel 1816 a Londra e vi passò gli ultimi anni della sua vita fino alla morte nel 1827.

“O sera, forse giungi a me così gradita perché sei l’immagine della morte… e mentre io contemplo la tua pace, si placa quello spirito combattivo che freme dentro di me.” (Alla sera, 1803, Ugo Foscolo)

Giulia Gallina

Categories: Marengo Cultura
Redazione Alessandria24.com:
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