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Gabriel Delta: “Vi aspetto sabato al teatro Ambra per una bella serata di musica””

A pochi giorni dalla serata evento del Teatro Ambra, sabato 26 novembre, Gabriel Delta, argentino di Buenos Aires, in Italia da circa, venti anni, si racconta ai microfoni di Alessandria24 parlando del nuovo disco e non solo.

Sabato 26 novembre, ore 21.00, al Teatro Ambra, ci sarà la presentazione del Nuovo Album “A New World”.
Le persone assisteranno ad uno spettacolo unico perché è stato pensato, esclusivamente, per questo evento. Abbiamo fatto una tournee estiva molto intensa, divertente: eravamo nelle piazze all’aperto decisamente in un altro contesto rispetto a quello che ci sarà sabato 26 novembre.: l’avvenimento  sarà all’interno del teatro, in un connubio di immagini e musica. Avremo anche diversi ospiti che ci accompagneranno.
Chi sono le persone che fanno parte del suo gruppo? Vi conoscete da parecchio tempo?
Siamo tre persone che si conoscono da parecchi anni. Con Daniele Mignone ho composto, da dodici anni, dischi come anche con Paolo Baltaro, co n cui suoniamo insieme da sedici anni. Durante il periodo del lockdown, siccome la nostra amicizia è molto forte, abbiamo passato tanto tempo assieme, all’interno dello studio, suonavamo continuamente e abbiamo registrato tutto trovandoci del bellissimo materiale a disposizione, cosi abbiamo deciso di fare questo disco che si chiama “A New World”.
Io ho sempre suonato nel mondo del blues, Paolo Baltaro viene dal mondo del progress e Daniele Mignone da un’altra vertenza: con entrambi vi è stata sempre una grande collaborazione nata senza un intento. Quando ci esibiamo utilizziamo il mio nome: Gabriel Delta.
Come è nata l’idea di dare al nuovo album il titolo “A New World”?
Perché in tutto questo periodo che abbiamo vissuto siamo sempre stati molto attenti a tutto quello che succedeva. Questo ci ha dato la possibilità di fare una profonda riflessione e una ribellione allo stesso tempo: abbiamo visto come si stava impostando, tutto, verso una direzione, verso un profondo cambiamento: una grande opportunità per rivalutare quello che noi vediamo come una scala di valore, di priorità e di importanza nella nostra vita. Abbiamo visto questo periodo come un momento di trasformazione: un nuovo mondo è possibile perché dipende in gran parte dalle nostre scelte, da come affrontiamo l’esistenza.
Come è nata la passione di Gabriel Delta per la musica?
A dieci anni mi sono avvicinato alla musica ma è stato a quindici anni, con i ragazzi del quartiere che  abbiamo iniziato a suonare, scambiandoci informazioni. Personalmente ascoltavo tanta musica, anche a casa. Avevamo l’appuntamento fisso, con gli amici, per ascoltare musica, dei fratelli Maggiore. Era un momento in cui la musica era importante: faceva parte della nostra vita.
A sedici anni ho ascoltato in un negozio di dischi del mio quartiere, Buenos Aires, che aveva una sonorità diversa, ovvero un disco di Bb King, cosi ho scoperto il blues più puro e, dal quel momento, mi sono dedicato a questo genere scoprendo un mondo gigantesco e mi sono innamorato. Ci sono poi state tante rivalutazioni e trasformazioni della musica del mio paese, addirittura conoscenze più approfondite di altre realtà musicali. Sono trentacinque anni da quando ho iniziato a suonare professionalmente, ne ho cinquantacinque di età, e non ho mai smesso.
Come è andata l’estate appena trascorsa?
Molto bene. Abbiamo avuto piazze piene e una grande risposta da parte della gente che veniva ad ascoltarci. Quest’anno anche il blues è ripartito dopo due anni di stop forzato. Io credo che la gente sia ben predisposta ad assistere agli spettacoli musicali ma anche di altra tipologia: abbiamo bisogno di normalità.
Aspettiamo tante persone al Teatro Ambra, sabato 26, per la presentazione del nuovo album.
La nostra idea è che sia una festa e che venga condivisa con la città dove abito. Noi suoniamo spesso fuori. Fare un evento di questo tipo al Teatro Ambra, di Alessandria, è motivo di grande soddisfazione. Ci auguriamo che ci sia una bella risposta, che sia una bella serata musicale.

Paolo Baratto:
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