Ferdinando Caputi, l’esperienza di un giovane archeologo a cento anni dalla scoperta della tomba di Tutankhamon
Ma secoli dopo diventò l’icona dello splendore dei faraoni , la scoperta della sua tomba portò alla luce uno dei più preziosi forzieri dell’archeologia di tutti i tempi. La sua tomba è piccola ed incompiuta . I suoi muri non sono così adorni di pitture come invece è possibile osservare per alcune altre prestigiose sepolture di faraoni. Il re era morto improvvisamente prima che i lavori per la sua ultima dimora fossero terminati.
Al suo interno però furono trovati migliaia di oggetti. Carri in legno e cuoio, parzialmente ricoperti di lamine d’oro, sgabelli, vasi di alabastro cesti di vimini contenenti selvaggina, farina e vivande di diverso genere che dovevano servire al faraone durante il viaggio verso l’aldilà, contenitori con unguenti e profumi, mobili. Alcuni come i suoi tre letti che hanno alle estremità teste zoomorfe e i due troni sono di fattura straordinaria. Senza contare una serie di cofani e bauletti (interamente ricolmi di gioielli), vestiti armi (tra cui il famoso pugnale in ferro meteoritico), lampade di alabastro, una delle quali fa comparire solo se illuminata dall’interno una scena a corte . In trenta piccoli armadietti di legno furono rinvenuti gioielli statuette e persino i giochi a cui il faraone bambino (incoronato a 9 anni) doveva essere molto affezionato.
Ecco cosa fece rispondere ad Howard Carter (che aveva aperto una piccola breccia nel muro d’entrata e guardò dentro con una candela) alla domanda di Lord Carnarvon: “cosa vedi?” Lui rispose: “cose meravigliose”.
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Ferdinando Caputi
nella foto fatta di Ferdinando Caputi il pugnale di Tut con manico d’oro e pietre preziose e la lama forgiata fondendo un meteorite