Per la seconda edizione del Paulaner Oktoberfest Alessandria “numeri migliori del 2019 ma ancora al di sotto delle aspettative”

Alessandria – Mentre in viale Milite Ignoto proseguono i lavori di smantellamento della grande area che per 13 giorni ha ospitato i padiglioni e il luna park del Paulaner Oktoberfest Alessandria 2022, gli organizzatori della Sidevents Srl cominciano a tirare le fila sull’evento appena concluso alla luce delle prime cifre che ne fotografano l’andamento. La società cuneese, concessionaria ufficiale per i Paulaner Oktoberfest di tutta Italia, dopo aver inaugurato la quinta edizione dell’evento a Cuneo a fine settembre, ha proseguito senza fermarsi nell’organizzazione della seconda edizione di quello di Alessandria, una sorta di “seconda prima volta” in quanto arrivato dopo tre anni di stop a causa della pandemia.
Partiamo dai numeri: le presenze stimate nell’area dell’ex Piazza d’Armi dal 20 ottobre al 1° novembre sono state quasi 100 mila, circa 15 mila in più del 2019. Discorso analogo per la birra spillata, arrivata quest’anno a quasi 40 mila litri a fronte dei quasi 30 mila di tre anni fa. I piatti principali usciti dalle cucine sono stati circa 20 mila (5 mila in meno della prima edizione), di cui 4.000 stinchi, 3.500 hamburger, 3.000 schnitzel di pollo, 2.600 costine, oltre a migliaia di primi piatti. A chiudere il cerchio sono 6.000 dolci e 10.000 brezel, in entrambi i casi in calo rispetto al 2019.
“Anche se è ancora presto per trarre delle conclusioni – spiegano gli organizzatori della Sidevents Srl – provando ad analizzare la situazione ancora a caldo salta subito all’occhio come da una parte complessivamente i numeri siano migliorati rispetto alla prima edizione, anche se le cifre finali sono ancora al di sotto delle nostre aspettative. Se da una parte la ricca programmazione di concerti live spiega parzialmente la diminuzione dei piatti principali serviti, in quanto il pubblico era portato ad arrivare dopo cena, dall’altra quest’anno abbiamo beneficiato di un clima caldo particolarmente favorevole, mentre nel 2019 tutti ricorderanno la tragica alluvione. Ora abbiamo bisogno di fermarci e prendere fiato per poter poi analizzare la situazione a mente fredda. Il nodo della questione sarà cercare di capire se Alessandria è in grado di esprimere a pieno il potenziale che noi crediamo possa avere e su cui abbiamo scommesso finora”.

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