Servizi Pubblicità Immobiliare: Comune e ordini professionali dicono no alla chiusura

Sindaco, Assessore e rappresentanti degli ordini professionali si ritroveranno domani, mercoledì 26 ottobre, davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate per protestare contro la chiusura a Casale Monferrato dei Servizi Pubblicità Immobiliare, la cosiddetta Conservatoria.
Ufficio che sarà trasferito a fine mese nella sede di Alessandria e che ha sollevato le proteste di chi, quasi quotidianamente, usufruisce del servizio: «Una scelta che andrà a colpire soprattutto i professionisti – hanno spiegato il sindaco Federico Riboldi e l’assessore Giovanni Battista Filiberti – Per questo motivo, a fianco degli Ordini degli Avvocati, dei Notai e dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, domani saremo alle ore 12,00 di fronte alla sede della Conservatoria per spiegare l’importanza di mantenere attivo questo ufficio». La decisione di chiudere e trasferire la sede di via Liutprando alla sede dell’Ufficio provinciale di Alessandria è stata indicata in un decreto interdirigenziale firmato dal direttore dell’Agenzia delle entrate con il capo del Dipartimento per gli affari di giustizia del ministero della Giustizia di metà ottobre.
«Nel decreto – ha proseguito l’assessore Filiberti – si motiva la scelta con l’assenza del Tribunale in città: oltre il danno, la beffa quindi. Casale Monferrato ha una fitta rete di professionisti legati alle attività legali nonostante non sia presente un Tribunale, quindi non vedo il motivo di legare la chiusura della Conservatoria a questa mancanza! Per questi motivi, domani la protesta ribadirà con fermezza la nostra contrarietà a questa decisione».
«La Conservatoria di Casale Monferrato – ha concluso il sindaco Riboldi – è l’unica sotto la competenza del Tribunale di Vercelli ed è quella con più richieste dopo Alessandria, quindi la chiusura non trova alcuna motivazione. Inoltre è giusto ricordare che questa scelta non porterà risparmi, dato che la sede è di proprietà e non si stanno pagando affitti.
Il nostro impegno ora è quello di far intervenire direttamente i parlamentari del territorio, dato che il decreto è stato firmato in un momento di vacanza del Governo, scelta quantomeno discutibile».

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