Giulio Legnaro & I Marchesi del Monferrato, che hanno portato Alessandria al Salone del Libro di Torino.
Eh sì, sabato pomeriggio, 21 maggio 2022, al Salone internazionale del libro di Torino, c’era anche Alessandria. O, meglio, c’era la sua fondazione come Città compiuta, che viene ufficialmente datata 3 Maggio 1168, raccontata, in modo decisamente interessante ed originale, in un libro a fumetti, da Giulio Legnaro, e c’era grazie alla caparbia volontà intellettuale di Emiliana Conti, la Presidente de “I Marchesi del Monferrato”, che anche quest’anno è riuscita a portare al Salone la presentazione di un libro, nato in Alessandria grazie alla collaborazione dei Marchesi con altri Enti e realtà locali di Alessandria e del Monferrato, ma che ha un suo oggettivo valore di opera narrativa a fumetti.
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Ed è stato bello vedere anche un notevole gruppo di ragazze e ragazzi, che hanno seguito con interesse la presentazione di questo originale libretto a fumetti, che già nel titolo è sorprendente, perchè se il titolo principale è LA FONDAZIONE DI ALESSANDRIA, questi è accompagnato da un “sovra titolo” che recita: “IL MUSEO DEI VIAGGI NEL TEMPO”. Caspita!
Ma allora, è o non è un libro di Storia, per quanto a fumetti, che ci racconta, appunto, della fondazione di Alessandria, che da gruppo non amalgamato di piccoli borghi diventa finalmente città, con un nuovo nome ed una nuova dignità civile e culturale?
Si, lo è, perchè Giulio ce lo racconta bene, quel fatidico momento, ottimamente incorniciato anche dalla vita del contado di quei borghi che ancora non erano città.
Ma è anche un libro di fantascienza, perchè Giulio ci fa osservare quel momento storico attraverso gli occhi di una scolaresca di Los Angeles…del 2050, che fa la sua brava gita scolastica, ma che invece del solito pullman, utilizza, grazie appunto al “Museo dei Viaggi nel Tempo” una sofisticatissima struttura che li fa retrocedere nel tempo fino, appunto, alla fondazione di Alessandria. Un’idea che a mio avviso ha un forte valore metaforico, come a ricordare a tutti noi, che siamo così diversi e così lontani da quel tempo, che, per capirlo veramente, dobbiamo entrarci dentro, osservarlo e viverlo con partecipazione, vicinanza, immergendoci nella “loro” vita quotidiana, nelle loro fatiche, nelle loro contraddizioni.
E quello che mi ha particolarmente colpito è, infatti, come Giulio sappia pennellare con davvero appassionata attenzione lo spirito di quel “nostro” popolo e di quel momento storico, che ci appartiene, evidenziando l’orgoglio di una società giovane e giustamente convinta di poter pretendere un futuro migliore: uno dei contadini che compaiono nella vicenda ad un certo punto dice: “Sono orgoglioso delle nostre tradizioni, di una terra dove le difficoltà non ci spaventano“. Questo testimonia certamente lo spirito di quella gente, ma ce la dice lunga anche di come la sensibilità artistica di Giulio Legnaro sia riuscito ad evocare, con straordinario amore e comprensione, quel mondo, quel momento.
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Del libro aggiungo solo, per non anticipare più di tanto la lettura, che in realtà ha un finale totalmente “aperto”, con una piccola scritta che recita “CONTINUA”… ed io, lo ammetto, non vedo l’ora di leggere il seguito…
Ma vorrei, consentitemi, aggiungere due parole conclusive su Emiliana Conti, Presidente di “I Marchesi del Monferrato”, che (aiutata certo anche da collaboratrici e collaboratori, ci mancherebbe), ha voluto, organizzato e condotto questa presentazione, peraltro introducendo libro ed autore con la sua solita grande energia, la sua impetuosità straordinaria, appassionata e coinvolgente. Più conosco Emiliana e più mi rendo conto che è davvero una forza della natura…e scusate se è poco!
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