AO AL Radioterapia Oncologica: nuovo fondo librario grazie alla donazione del Prof. Franco Bistolfi

Il patrimonio librario dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria da oggi si arricchisce della collezione di Radioterapia Oncologica del Prof. Franco Bistolfi, Direttore emerito dell’Ospedale Galliera di Genova.

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Uno dei “padri” della Radioterapia italiana e in particolare di quella ligure, nel 1969 ha fondato il servizio di Radioterapia dell’Ospedale Galliera, primo reparto autonomo di questa specialità in Liguria e uno dei primi in Italia. “Ho conosciuto il Prof Bistolfi durante la Scuola di Specializzazione in Radioterapia presso l’Università di Genova – spiega Paola Franzone, Direttore di Radioterapia dell’Ospedale di Alessandria – e devo dire che ricordo ancora oggi le sue interessantissime lezioni che mi hanno fatto capire la fisica delle radiazioni ed il loro impiego in medicina. Da allora ci sono state tantissime occasioni di incontro fra congressi e riunioni scientifiche.

Il luminare ha voluto donare la sua collezione alla Dr.ssa Franzone che ha poi deciso di lasciare questo importante fondo alla Biblioteca Biomedica dell’Azienda Ospedaliera: “Inutile dire che la decisione del Professore di donare a me la sua ricca collezione di più di 1000 testi di Radioterapia oncologica, Radiodiagnostica e Fisiatria, di alcuni dei quali lui stesso autore, mi ha commosso e fatto gioire: vi sono libri che risalgono ai primi anni del 900 fino ad arrivare ai giorni nostri. È così possibile delineare il percorso storico di queste discipline dai loro albori fino alle modernissime tecniche di alta tecnologia odierne”.

Grazie al lavoro della bibliotecaria biomedica presente in Ospedale, all’interno del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto dal Dr. Antonio Maconi, sono state avviate le attività di catalogazione e valorizzazione del fondo librario all’interno del Servizio Bibliotecario Nazionale.

Ringrazio il Prof. Bistolfi – conclude la Dr.ssa Franzone – per questi testi donati che contengono un patrimonio di conoscenza inestimabile che il nostro Ospedale potrà custodire con orgoglio e attenzione”.

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