Peste Suina Africana: firmata la delibera, via libera a sentieri e boschi ma con precauzione

Alessandria – E’ nuovamente possibile svolgere alcune attività outdoor nelle zone interessate dalla peste suina, in deroga alle prescrizioni previste dalle ordinanze europee e nazionali, e nel rispetto di rigorose misure di sicurezza.
Con la delibera della Regione Piemonte, nello specifico, possono essere svolte in deroga, nel rispetto delle misure di biosicurezza previste dal Ministero della Salute, le attività di trekking, biking, competizioni di pesca sportiva, attività agrosilvocolturali, monitoraggio ambientale e faunistico ed attività di controllo della fauna selvatica.
“Un buon segnale di ripartenza per i nostri territori che sono, quindi, al lavoro per accogliere i turisti con gli agriturismi che tanno preparando nuove proposte ed idee dopo due anni, praticamente, di fermo – ha affermato Stefania Grandinetti presidente Terranostra Alessandria -. A far scegliere l’agriturismo è proprio la spinta verso un turismo di prossimità che ha portato le nostre strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.”.
Resta però praticamente inattuata, soprattutto nell’area indenne, l’ordinanza regionale firmata dal presidente Alberto Cirio, approvata ormai un mese fa, per il depopolamento dei cinghiali con misure straordinarie.
E’ quanto denuncia Coldiretti Alessandria  nel ricordare che l’obiettivo è di arrivare ad abbattere almeno 50 mila cinghiali.
“Alla mancanza di alcune azioni propedeutiche alla funzionalità dell’ordinanza, si aggiungono posizioni inaccettabili da parte di diversi istituti venatori oltre a resistenze inspiegabili da parte di alcune Amministrazioni provinciali che stanno di fatto bloccando l’operatività. E’ necessario, quindi, che gli Enti che, a diverso titolo hanno un ruolo attivo nell’attuazione dell’ordinanza, si assumano le proprie responsabilità e forniscano indicazioni precise rispetto alle procedure e alle modalità da adottare”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Sempre in quest’ottica vanno rivisti gli impegni che le imprese devono soddisfare rispetto alle norme della Pac e del PSR per evitare sanzioni, penalità o riduzioni che andrebbero, ulteriormente, ad impattare su una situazione già difficile generata dalla Peste Suina e dagli sconvolgimenti del mercato con la guerra ucraina.
“Le nostre imprese, soprattutto in zona infetta e buffer, stanno subendo gli effetti delle pesanti limitazioni per cui è necessario che, quanto prima, vengano individuate le adeguate risorse regionali e nazionali per ristorarle, attraverso procedure che consentano di quantificare i danni economici e le perdite derivanti dalla riduzione dell’operatività”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

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