Venerdì 29 aprile terzo appuntamento di “E a un certo punto il rosso cambiò colore” alla Fondazione Luigi Longo: ospiti il giornalista Carlo Grande e il cantautore Marco Rovelli
Castellazzo Bormida – Venerdì 29 aprile, ore 21, ingresso libero, alla Fondazione Luigi Longo in via Baudolino Giraudi 421- Castellazzo Bormida, si terrà la terza serata, della rassegna “E a un certo punto il rosso cambiò colore”. Dopo il successo delle prime due serate, la prima con i Gang e la seconda con Chiara Effe e il racconto di Radio Gold, intervistati da Daniela Tusa, saranno di scena Carlo Grande, scrittore e giornalista, che presenterà il suo ultimo libro Intitolato “Il giardino incantato”, Si tratta di un viaggio dell’anima dalle Alpi occidentali alle colline delle Langhe e del Monferrato Un diario, un viaggio nella bellezza del Piemonte, “giardino incantato” circondato dal muro naturale delle Alpi.
Nella seconda parte della serata, Marco Rovelli, cantante, compositore e, a sua volta, scrittore, definito da Moni Ovadia, performer versatile e strepitoso talento di cantante e ricercatore, con lo spettacolo “Portami al confine” (che è anche il titolo del suo ultimo album edito da Squiibri), accompagnato dal chitarrista Paolo Monti. Il tema dello spettacolo è il confine, che è il concetto fondamentale del nostro mondo. I confini da superare, sempre: quelle dei migranti, quelli di chi pensa che Nostra patria è il mondo intero, ma anche i confini che superiamo ogni volta quando ci avviciniamo l’uno con l’altro, a partire dalle relazioni d’amore.
Cenni biografici.
Carlo Grande, torinese, è scrittore, sceneggiatore e regista. Ha lavorato lungamente come giornalista per La Stampa. Collabora e ha collaborato con varie testate, da “D La Repubblica delle donne” a “Diario” e “L’Indice”, “Il Foglio”. E’ stato direttore responsabile della rivista di Italia Nostra. Ha scritto reportage, romanzi e libri di racconti che in totale hanno venduto circa 50 mila copie e vinto premi letterari, come il romanzo storico “La via dei Lupi” (Ponte alle Grazie 2002, Tea 2006) “La cavalcata selvaggia” (Ponte alle Grazie 2004, Tea 2009), “Padri. Avventure di maschi perplessi” (2006). “Terre alte. Il libro della montagna” (Ponte alle Grazie, 2008 e 2016). Nello stesso anno ha partecipato al Festival della Mente di Sarzana. Con Fredo Valla, regista e sceneggiatore candidato nel 2008 al David di Donatello per “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti, ha scritto la sceneggiatura del suo primo romanzo, “La via dei lupi”. Nell’agosto 2009 Alessandro Haber ha messo in scena lo spettacolo “Uomini e lupi”, basato su “La via dei lupi” e “La cavalcata selvaggia”. Nel 2011 ha fatto parte della Giuria doc-film di Piemonte Movie e collaborato con Fredo Valla per il doc-film: “Sono gli uomini che rendono le terre vive e care”. Ha scritto, in collaborazione con Sonia Belforte, la pièce “Tango adentro”, rappresentata a Torino in occasione dei campionati europei di tango. Per Giorgio Conte ha scritto il testo della canzone “Geò”, inserita nell’album “Come Quando Fuori Piove” e nel film di Fredo Valla “Più in alto delle nuvole”. Nel 2017 e 2018 ha tenuto conferenze e organizzato spettacoli per “Torino Spiritualità”. Dal 2018 la Adler & Associates Entertainment (Los Angeles) distribuisce il suo docufilm “Last Angeles”, che nel marzo 2019 esce su AmazonPrime Usa e Italia. Un gruppo di giovani produttori indipendenti torinesi sta lavorando a un film su “La via dei lupi”, basato sulla sceneggiatura scritta con Fredo Valla. Il suo ultimo lavoro è proprio Il giardino incantato.
Marco Rovelli è stato cantante e autore nel gruppo Les Anarchistes prima di intraprendere una carriera solista con l’album “Libertaria”, insignito al Mei 2009 col premio Fuori dal controllo; poi “Tutto inizia sempre”, 2015, candidato al premio Tenco, e “Bella una serpe con le spoglie d’oro” (Squilibri 2018) finalista al premio Tenco. Ha collaborato col Nuovo Canzoniere Internazionale. Come scrittore ha pubblicato “Lager italiani”, Bur 2006, “Lavorare uccide”, Bur 2008, e “Servi”, Feltrinelli 2009, “Il contro in testa”, Laterza 2012, “La meravigliosa vita di Jovica Jovic” (con Moni Ovadia), “Eravamo come voi” (Laterza 2015), “La guerriera dagli occhi verdi” (Giunti 2016) e collabora a diverse testate giornalistiche e riviste. In teatro ha coniugato le sue due attività di autore e musicista con spettacoli teatrali-musicali: “Servi” e “Homo migrans”, ambedue per la regia di Renato Sarti; “La meravigliosa vita di Jovica Jovic” (con Moni Ovadia) e “La leggera” (sul canto popolare toscano). Il precedente album solista “Tutto inizia sempre” (Materiali Sonori 2015) è stato candidato alla targa Tenco. Ultima suo album è proprio “Portami al confine”.
Inoltre l’esposizione di opere d’arte del ‘900, di Cargo21, quest’anno si arricchisce di due mostre: “Genova per noi”, caratterizzata da nuove ed inedite opere di scuola genovese e “Piazzetta Rossa”, con opere mai esposte prima, che fanno parte della notevole collezione custodita dalla Fondazione Luigi Longo.
Collaborano a questa manifestazione culturale, con il patrocinio del Comune di Castellazzo Bormida, l’associazione Gioco del Mondo, l’Associazione Memoria della Benedicta, Radio Gold e la Ristorazione Sociale “Ristò” che durante gli eventi offrirà anche un servizio bevande. E che anche quest’anno la direzione artistica della rassegna è stata affidata a Paolo E. Archetti Maestri ed Eugenio Merico. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, gradita la prenotazione al 338/3285336 o al 345/7395242 oppure scrivendo a segreteria@fondazioneluigilongo.it (si ricorda che è possibile contribuire alle attività della Fondazione con una libera donazione, tutte le modalità le potete trovare sul sito www.fondazioneluigilongo.it).
Gli eventi e gli incontri si terranno tutti al coperto e dunque si andrà in scena anche in caso di maltempo.
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