Lavoratore ex Ilva ingiustamente licenziato è stato risarcito e reintegrato

Alessandria – Il tribunale di Alessandria ha annullato il licenziamento intimato a un lavoratore dell’ex Ilva di Novi Ligure, il trentanovenne Alessandro Naccarato, da parte di Arcelor Mittal Italia e ha ordinato al datore di lavoro l’immediata reintegrazione e il risarcimento del danno nella misura massima di legge, pari a 12 mensilità di retribuzione.
I fatti risalgono al dicembre del 2019. Il lavoratore, assistito dalla Fim-Cisl e dallo studio legale Del Nevo di Alessandria, era stato licenziato per un’assenza di cinque giorni che il datore di lavoro riteneva ingiustificata. Naccarato non aveva nemmeno potuto presentare le sue giustificazioni perché era ricoverato in una struttura ospedaliera.
Secondo il sindacato “non avendo voluto la datrice di lavoro riconoscere il proprio errore e revocare il licenziamento, risultati vani i tentativi di risolvere la vertenza fuori dalle aule di tribunale, al lavoratore non era rimasta altra soluzione se non adire il Giudice del Lavoro di Alessandria, competente per la sede di lavoro in Novi Ligure“.
Il 12 aprile, il Tribunale di Alessandria, nella persona del Giudice dott. Michele Delli Paoli, “ha reso giustizia al lavoratore, annullando il licenziamento e condannando il datore di lavoro all’immediata reintegrazione nel posto di lavoro, al risarcimento del danno nella misura massima di legge ed al pagamento delle spese processuali“.
La Fim-Cisl Alessandria-Asti “esprime piena soddisfazione per l’accoglimento a seguito del licenziamento ritenuto fin da subito immotivato e inaccettabile, un particolare ringraziamento allo studio Legale Del Nevo di Alessandria per la grande professionalità dimostrata”.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Print Friendly, PDF & Email