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Alessandria ricorda il dott. Guido Barberis con lo scoprimento di una targa a Palazzo di Città

Con la cerimonia odierna, il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha inteso offrire un segnale di particolare importanza e condivisione in merito ai sentimenti di profonda gratitudine e di immutata stima che Alessandria continua a nutrire per un concittadino – il dott. Guido Barberis (1950-2008), pubblico amministratore e storico dell’economia di altissimo livello – che svolse una parte di attività professionale significativa proprio a Palazzo di Città quale Ragioniere Capo.

Il ricordo istituzionale programmato questa mattina – che porta a compimento un’azione (non l’unica, certamente, ma assai significativa) quale “atto di riconoscenza e attestazione di stima” da parte della Comunità cittadina – si è articolato in due specifici momenti.

Il primo si è svolto presso la Sala Giunta alla presenza dei Famigliari del dott. Barberis nonché delle Rappresentanze delle Autorità civili e militari alessandrine, tra cui anche il Consigliere Stefano Zoccola quale Delegato del Presidente della Provincia di Alessandria, il Vicepresidente del Consiglio Comunale Enrico Mazzoni, il Consigliere Comunale Enzo Demarte, l’Assessore Comunale Piervittorio Ciccaglioni, il Presidente di ISRAL Mariano Santaniello (prestigioso Istituto alessandrino per il quale Guido Barberis svolse per un certo periodo il ruolo di Segretario Generale).

Insieme all’intervento del Sindaco, i presenti hanno potuto anche ascoltare la riflessione proposta dalla prof.ssa Luciana Ziruolo, Direttore di ISRAL.

Il quadro emerso dagli interventi ne ha enfatizzato l’esemplarità: di lui va ricordato infatti non solo l’essere stato Ragioniere Capo del Comune di Alessandria, ma anche importantissimo Dirigente del settore finanziario ad Aosta, Genova e Milano, così come il suo impegno di Sindaco effettivo della Cassa di Risparmio di Alessandria, di Revisore contabile e di Revisore dei conti di molti Enti pubblici nonché di Docente di Economia dei Servizi presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università di Genova.

Tutti aspetti e qualità che consentono di comprendere quanto siano fondate le ragioni alla base della scelta del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di programmare l’odierna cerimonia, ossia tramandare con riconoscenza l’esemplare figura e i valori che caratterizzarono la vita del dott. Guido Barberis: il suo rigore, il suo rispetto per i cittadini, la sua umanità e umiltà, la sua capacità di progettare e lavorare per un mondo più giusto, aperto e rispettoso delle diverse culture.

A conclusione di questo primo momento, si è proceduto quindi allo scoprimento della targa posizionata proprio presso i locali del terzo piano del Palazzo di Città che videro il dott. Barberis direttamente a servizio della Comunità cittadina quale Ragioniere Capo del Comune: un gesto e una collocazione che consenta di cogliere in modo particolare come Guido Barberis sia e rimanga una figura esemplare per tutti gli Alessandrini, sia per quelli che vivono “fuori” dalla Casa Comunale, sia per quelli che operano quotidianamente “nel” Palazzo di Città.

La targa reca incise le seguenti parole:

L’Amministrazione Comunale ricorda con riconoscenza il

dottor GUIDO BARBERIS

1950-2008

già Ragioniere Capo del Comune di Alessandria

e presso i locali che lo videro a servizio della Comunità cittadina intende tramandarne l’esemplare figura e i valori che caratterizzarono la sua vita: onestà, senso del dovere,

spirito di sacrificio e di servizio, grande cultura unita a ferrea competenza professionale e accademica che lo portarono a ricoprire incarichi di grande prestigio e responsabilità in importanti Città del Nord-Italia e anche nella sua amata Alessandria

 

Profilo biografico del dr. Guido Barberis

È mancato a soli cinquantotto anni ma, in un’esistenza non lunga, di cose buone ne ha fatte parecchie, specie come dirigente di primissimo livello di pubbliche amministrazioni, ma anche come studioso.

Si era laureato in modo ottimale con una tesi di “Storia economica” – materia che è stata oggetto di un suo interesse e approfondimento costanti, in “Scienze Politiche” – a Torino, avendo come maestro Valerio Castronovo. In seguito si era pure laureato, a Genova, sempre in modo molto brillante, in Giurisprudenza: studio che l’aveva appassionato non meno di quello politologico precedente.

Come studioso si è segnalato tra l’altro per una storia della Borsalino, ma anche per un’opera […] in cui ha connesso insieme suoi saggi degli anni Ottanta dandoci una sorta di mappatura di tutti i principali gruppi privati e in parte pubblici che svolgevano attività imprenditoriale nell’Alessandrino, in pratica delineando la storia economica delle maggiori imprese cittadine: “La famiglia economica alessandrina”, Genova, ISRAL-Le Mani, 2008. Ed è stato bello e delicato che l’Istituto Storico della Resistenza di Alessandria – di cui è stato un fondatore e un membro assiduo del Comitato scientifico, e persino, in modo del tutto volontario, negli ultimi anni, segretario, per speciale iniziativa del suo presidente – la professoressa e senatrice Carla Nespolo – abbia voluto accelerare il più possibile l’uscita di questo libro “definitivo” di Guido Barberis […].

Guido Barberis è pure stato il principale “bilancista” della Provincia, per volontà dell’[ndr allora] Presidente, Paolo Filippi – più specificamente fu Direttore del Dipartimento Risorse della Provincia di Alessandria – nonché il segretario della Fondazione delle ventotto Province del Nord-Ovest.

Ma ricordare tutto quello che Guido Barberis ha fatto, nella sua non lunga vita, lavorando come un’operosa formica che silenziosamente realizza mentre le cicale chiacchierano magari a vanvera, sarebbe impossibile.

[…] Colpiva sia la serietà dei suoi discorsi sempre meditati e misurati, costruttivi e lontani da ogni estremismo[…], sia il suo modo di pensare sempre positivo e costruttivo […].

Nel 1974, fu assunto nel Comune di Alessandria […] e rimase sempre nell’ambito delle Amministrazioni Pubbliche, crescendo sempre più e meglio, in termini di capacità e competenze.

Era il tipo del “grand commis” dello Stato, nel senso della grande amministrazione pubblica, o delle scuole di alta amministrazione, che ci sono in Francia […].

E in effetti divenne non solo un importantissimo dirigente del settore di bilancio e finanziario del Comune di Alessandria [ndr il Ragioniere Capo], ma poi, sempre nelle primissime posizioni ad Aosta, a Genova e a Milano.

Ma da vero alessandrino tornava poi sempre “a casa”. Fu pure per un poco Assessore al bilancio della Giunta di Mara Scagni [ndr dal giugno 2002 all’agosto 2003], ma si dimise presto, per fare altro.

[…] Era davvero un alessandrino a 360 gradi. Aveva sempre una punta di ironia, però bonaria e quasi malinconica, e mai aggressiva, maligna o cattiva. C’era del disincanto naturale in lui, ma al tempo stesso la “buona volontà” e la “volontà buona”.

La sua filosofia era un poco quella che conclude il “Candido” di Voltaire: la coscienza del fatto che non viviamo di certo nel “migliore dei mondi possibili”, e che è persino vano tendervi, ma che ciononostante dobbiamo “curare il nostro giardino”, zappettarlo ben bene, fare la nostra parte, perché così qualcosa di buono arriverà, per noi e per tutti […].

dall’articolo del prof. Franco Livorsi “Guido Barberis, un grande alessandrino da non dimenticare” pubblicato il 13/08/2008 su Città Futura on-line

( http://win.cittafutura.al.it/web/_pages/detail.aspx?GID=14&DOCID=5999 )

Categories: Alessandria
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