Uomo del mio tempo.

Maledetti venti di guerra che soffiano sull’Europa, e ci fanno ripiombare in un tempo che credevamo di avere ormai alle spalle. Ancora una volta saranno stragi e distruzione e civili innocenti che pagheranno più di tutti, proprio come se la Storia non ci avesse insegnato nulla di nulla… mi vengono alla mente le parole di grande forza poetica di un Premio Nobel Italiano, Salvatore Quasimodo… che in questa poesia, “Uomo del mio tempo” che sembra scritta ieri, oppure oggi, e non tanti anni fa, al termine di un’altra maledetta guerra, ci dice quello che ancora siamo, e che forse saremo per sempre. Non aggiungo altro…però vi invito alla lenta e silenziosa lettura di questo testo terribile e straziante, dove al termine il poeta invita i figli ad andare oltre, a dimenticare i padri… ma in questi giorni angoscianti, tutto sembra ancora messo in forse, e l’Europa è ad un passo dal delirio…
L’immagine con cui ho voluto commentare questo testo è, certo l’avrete riconosciuta, “Guernica”, di Pablo Picasso, che fotografa con cruda luce abbacinante quello che è stato il feroce ed indiscriminato bombardamento nazista a questa piccola località spagnola, con la conseguente strage di innocenti, donne, uomini e animali. Durante l’occupazione nazista in Francia un ufficiale tedesco disse a Picasso: “Dunque questa l’avete fatta voi…”, e lui gli rispose: “veramente questo l’avete fatto VOI!”.
Uomo del mio tempo
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
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