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Mons. Guido Marini è il nuovo Vescovo di Tortona. La presa di possesso oggi in Cattedrale

TORTONA – Da questo pomeriggio alle 16:00 Mons. Guido Marini è il nuovo Vescovo di Tortona. La presa di possesso canonico della Diocesi è avvenuta nel corso di una Santa Messa che si è celebrata nella Cattedrale di Tortona alla presenza di 200 fedeli a rappresentanza di tutto il popolo diocesano.

La Santa Messa è stata concelebrata da diversi vescovi delle diocesi confinanti tra cui Mons. Marco Tasca, Arcivescovo metropolita di Genova. Erano presenti anche Mons. Vittorio Francesco Viola, Arcivescovo emerito di Tortona e Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, e il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova.

Eccellenza, è per me un onore poterle presentare non soltanto la Città di Tortona ma anche tutta la Comunità che fa parte della Diocesi – ha detto il Sindaco di Tortona, Federico Chiodi, salutando Mons. Marini all’arrivo davanti alla Cattedrale –. Una comunità ed un territorio molto vasti che abbraccia tre Regioni, tre Province e numerosi Comuni, oggi qui da me rappresentati per darle il benvenuto. Oggi, Tortona e il territorio diocesano vivono un momento difficile: la pandemia ha colpito duramente la nostra Comunità, portando lutti e lasciando ferite che stiamo ora cercando di guarire, ma è evidente che tutti noi siamo stati sottoposti ad una prova molto impegnativa nell’ultimo anno e mezzo, una prova che a messo in crisi il nostro sistema di vita e fatto vacillare le nostre certezze. Ci sono tanti impegni e tante “sfide” che ci attendono, alcune molto difficili, ma crediamo che con Lei al nostro fianco, avremo un alleato e un sostegno in più per affrontarle. Nella lettera che ci ha inviato all’indomani della sua nomina da parte del Santo Padre, c’è un passaggio che mi è rimasto particolarmente impresso: il suo timore di essere “per noi” Vescovo e la consolazione di essere “con noi” cristiano. Oggi, sono qui, in rappresentanza delle nostre Comunità, per darle il benvenuto quale nostro nuovo Vescovo. Oggi siamo tutti qui “per” Lei, ma da oggi vogliamo essere, anche e soprattutto “con Lei”, per lavorare al bene delle nostre Comunità con rispetto e amicizia, garantendo ogni possibile collaborazione e disponibilità”.

Dopo il bacio del Crocifisso da parte del nuovo Vescovo di Tortona, l’aspersione dei fedeli ed un breve momento di Adorazione Eucaristica, è stata aperta e mostrata la Lettera Apostolica con cui il 29 agosto scorso Papa Francesco aveva nominato Mons. Guido Marini Vescovo di Tortona. Don Mario Balladore ne ho poi dato lettura in lingua italiana. Concluso questo rituale, Mons. Marini si è seduto sulla cattedra episcopale dando ufficialmente inizio all’episcopato mentre l’assemblea rendeva grazie al Signore e risuonavano le campane della Cattedrale.

Carissimi fratelli tutti, da me già tanto amati – ha detto Mons. Marini nell’Omelia –. Oggi abbiamo già tracciato su di noi un triplice segno di Croce. Il significato di questo semplice gesto lo conosciamo bene: esprime il desiderio che la Parola di Dio ascoltata possa diventare la radice viva del nostro modo di pensare, vivere e amare. Con quel piccolo segno di Croce abbiamo affermato la nostra volontà di adesione al Signore Gesù, nostro tutto. La Lettera agli Ebrei ci ha ricordato questa splendida verità che sta al centro della nostra fede. Nulla è meglio di Gesù Cristo. Guai se coltivassimo la pretesa di essere noi gli artefici della nostra santità. Guai se ci cadessimo nell’inganno di pensare che l’evangelizzazione è opera delle nostre mani. Lasciamo che Egli possa risplendere in noi con tutta la bellezza che attrae davvero. Mettiamoci da parte perché Egli possa essere il protagonista vero di ogni passo del nostro cammino. Non temiamo mai la nostra povertà. Non è questa un ostacolo all’azione dello Spirito di Cristo. Chiesa che vivi in Tortona, resta serena come bambina che si abbandona fiduciosa nelle braccia del Padre. Custodisci con cura il Primato di Dio. Chiesa che vivi in Tortona, non smettere un solo istante di invocare: “manda il Tuo Spirito e rinnova la faccia della terra”. Loda il Signore, anima mia. Questa invocazione l’abbiamo ripetuta, cantando, con il salmo responsoriale. In questo momento, riesce a esprimere i miei pensieri, sentimenti ed emozioni. L’anima mia, davvero, loda il Signore. Lo loda perché oggi Egli mi dona questa Chiesa e mi dona a questa Chiesa. La Beata Vergine Maria, venerata in questa bella nostra Cattedrale, è per noi madre e regina. Mentre chiediamo l’intercessione dei nostri santi, in particolare di San Marziano, San Luigi Orione e San Luigi Versiglia, a lei consacriamo  la nostra vita e il cammino che ci attende”.

Al termine della Celebrazione il presule ha, poi, salutato e ringraziato i presenti. “Lo scorso 17 ottobre, il Santo Padre ci ha raccomandato quattro vicinanze: la vicinanza a Dio, ai vescovi, ai sacerdoti e ai fedeli. Chiedo al Signore che mi aiuti a vivere nella quotidianità della vita questo mandato nell’episcopato. Chiedo al Signore che mi aiuti a vivere queste vicinanze come Lui desidera. Ringrazio Dio che mi ha invitato a questa Diocesi e a questa Chiesa, sposa da me già tanto amata e che spero di amare ogni giorno di più. Questa Chiesa che è la grande gioia del mio cuore di pastore. Ringrazio i confratelli vescovi qui presenti. Il legame con loro non è solo un legame di affetto, amicizia e stima ma è più profondo. La loro presenza è per me di grande consolazione e sostegno nel ministero che vado ad iniziare. Ringrazio Sua Eccellenza Mons. Viola, che da quando sono stato nominato dal Santo Padre mi è stato vicino con sentimenti profondi di paternità e amicizia fino ad oggi. Ringrazio Sua Eccellenza Mons. Tasca, fino a pochi mesi fa mio amato Arcivescovo. Lo ringrazio perché con tanta bontà e con la cordialità che lo distingue mi ha accompagnato in questi mesi. Ringrazio Mons. Canesse, come me genovese, che ho l’onore di seguire su questa Cattedra di San Marziano. In questi mesi nei suoi occhi ho visto sempre tanta benevolenza, paternità e bontà. Ringrazio Mons. Ferrada Moreira, dal momento in cui il Santo Padre ci ha comunicato che saremmo stati ordinati vescovi insieme è nata una bella amicizia. Ringrazio Sua Eminenza il Card. Angelo Bagnasco. Eminenza, lei sa cosa penso. Basta guardarci negli occhi. Ringrazio i sacerdoti. Oggi non potete esserci tutti ma giovedì si. Voi siete gli amici del Vescovo e in questo momento vi abbraccio. Ringrazio Mons. Mario Bonati, vicario episcopale. Ringrazio il parroco greco-cattolico di Pavia e il parroco greco-ortodosso di Tortona. Ai sacerdoti aggiungo i diaconi, i religiosi e le religiose. Voi siete una grandezza inestimabile per la Chiesa. Voi continuamente, con la vostra vita, ricordate il primato di Dio, che la vita è un pellegrinaggio verso il meglio. E quel meglio è il Paradiso. Ringrazio, poi, tutti voi, le autorità civili e militari tutte. Ringrazio il Signor Sindaco per le parole con cui mi ha accolto sulla porta della Chiesa. Ringrazio tutti coloro che sono qui rappresentando realtà civili ed ecclesiali della nostra terra. Ringrazio il personale della Curia, la corale e i ministranti, che saranno davvero nel mio cuore da ora in avanti. Questo grande ringraziamento, nel quale ci siete tutti, vuole essere anche un abbraccio che do a tutti singolarmente con l’affetto, spero, dell’amore e del cuore del Signore. Aiutatemi perché questo si possa sentire sempre attraverso le parole e la mia vita”.

Categories: Chiesa
Redazione Alessandria24.com:
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