TAV, Berutti (Cambiamo-CI): “Simbolo della ripresa ed espressione concreta della transizione ecologica. Avanti tutta”

ROMA – “Dopo tanti indugi, il Governo ha finalmente avviato i provvedimenti decisivi per il completamento della Torino-Lione, una delle più grandi infrastrutture di collegamento europeo. Un’opera che deve essere conclusa presto e che rappresenta il segno di un cambio di passo verso ciò di cui il Paese ha bisogno: crescita, sviluppo, sostenibilità”. Lo dichiara il Senatore di Cambiamo Massimo Berutti in relazione alla conferenza stampa organizzata da Telt in collaborazione con l’Associazione Stampa Estera in Italia e con l’APE.

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Con l’affidamento di gare dell’importo di 3 miliardi per la costruzione del tunnel del Moncenisio e la sottoscrizione dell’accordo con le Ferrovie dello Stato – prosegue Berutti – entra nella fase più importante la realizzazione di un’opera che contribuirà a ridurre l’inquinamento, a salvaguardare l’ambiente e a migliorare il trasporto merci e passeggeri tra l’Italia e il resto del continente”.

Per troppo tempo additato come “inutile e dannoso” e ancora oggi aspramente combattuto dal movimento No-Tav, il “corridoio” ideato agli inizi degli anni ’90 avrà una lunghezza di 235 chilometri e trasporterà sia persone sia merci, liberando l’autostrada, i valichi di Ventimiglia, del Frejus e del Monte Bianco, da oltre 3,5 milioni di tir e veicoli pesanti che oggi trasportano il 93% delle merci attraversando il confine con la Francia. Il costo finale dell’opera, che dovrebbe essere inaugurata nel 2030, dovrebbe essere di 26 miliardi, quasi la metà finanziati dall’Europa.

La Torino-Lione – continua Berutti – risulterà determinante per raggiungere gli obiettivi condivisi a livello europeo, che prevedono per il 2030 il trasferimento del 30% delle merci dalla strada alla rotaia e del 50% per il 2050. In Francia anche gli ecologisti più intransigenti hanno compreso che si può salvaguardare l’ambiente senza ostacolare le infrastrutture e lo sviluppo dei territori. Tasselli fondamentali per una concreta transizione ecologica. Mi auguro che anche in Italia venga definitivamente compresa l’importanza di questa e altre grandi opere in chiave ecologica e di sviluppo”.

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