Susy Matrisciano chiede l’Iva al 4% sugli assorbenti

ROMA – Il rasoio da barba è stato incluso dal legislatore nella lista dei beni primari da tassare con un’aliquota del 4%, gli assorbenti no. Eppure il ciclo mestruale non è un lusso né tantomeno una scelta e gli assorbenti non sono un accessorio di bellezza, ma una necessità mensile per ogni donna. Per questo il Movimento 5 Stelle ha depositato al Senato una mozione, prima firmataria la presidente della commissione Lavoro Susy Matrisciano, sottoscritta anche da altri parlamentari del M5S, che impegna il governo ad intervenire quanto prima per far sì che i prodotti igienico-sanitari femminili, venduti in Italia, siano considerati beni essenziali, e dunque tassati con un’ aliquota Iva ridotta al 4%.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Nella mozione si chiede, poi, al governo di sviluppare azioni di sensibilizzazione sul tema,  coinvolgendo anche le scuole, affinché favoriscano l’informazione, la distribuzione gratuita di dispositivi igienici femminili negli istituti di secondo grado, e momenti di educazione sessuale per gli studenti, con l’obiettivo di sdoganare il tabù del ciclo mestruale; ed, infine, ad istituire un fondo ad hoc per supportare gli Enti locali che promuovono iniziative dedicate alle donne in condizioni di disagio economico, fissando specifici criteri di accesso, per l’acquisto dei prodotti igienico-sanitari femminili attraverso l’emissione di buoni sconto.

Con questa mozione – dice Matrisciano – chiediamo un impegno reale e concreto al governo per eliminare questa odiosa discriminazione perpetrata ai danni delle donne, che sono costrette ad acquistare inspiegabilmente ad un costo maggiorato rispetto al dovuto un bene primario ed essenziale. Credo sia arrivato il tempo di passare ai fatti, con atti concreti. Ricordarsi delle donne solo in occasione di giornate loro dedicate,  serve davvero poco a loro e al Paese, soprattutto se, quando si affronta il tema delle pari opportunità, viene ripetuto, quasi fosse un mantra, che occorre operare un cambio culturale. Per questo auspico che venga calendarizzata al più presto e votata da tutte le forze politiche, che intendono rimettere al centro della agenda politica la questione femminile, intervenendo con atti concreti”.

Print Friendly, PDF & Email