Il Comune di Acqui Terme paga in anticipo i fornitori

Il Comune di Acqui Terme si conferma virtuoso nei tempi di pagamento delle imprese e dei fornitori. L’Ente locale, infatti, è riuscito a onorare le sue fatture in anticipo rispetto ai termini di legge (30 o 60 giorni a seconda dei casi).

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Questo ha importanti risvolti sia per l’Amministrazione, con benefici evidenti sul bilancio, che per le aziende fornitrici operanti per il Comune, che vedono in tempi positivi il ristoro economico per il lavoro eseguito. Troppo spesso le imprese lamentano ritardi sui pagamenti da parte degli Enti Locali: rappresenta pertanto un esempio il Comune di Acqui Terme, che nonostante le pesanti difficoltà economiche determinate dall’emergenza sanitaria, riesce a rispettare i tempi di scadenza.

Tutto ciò è stato attestato da una delibera della Giunta Comunale che ha verificato il rispetto di una norma della Legge di Stabilità 2019, che in caso d’inadempienza avrebbe costretto l’Amministrazione ad accantonare una somma cospicua.

Nel dettaglio, nel 2020 il Comune non solo ha ridotto il debito a fine anno (ossia le fatture non ancora pagate al 31/12), ma ha fatto registrare un indicatore di ritardo negativo.

«In pratica, significa che di regola le fatture vengono pagate in anticipo rispetto alla scadenza – spiega l’assessore al Bilancio Paolo Mighetti –. Ovviamente, ci sono casi in cui il pagamento viene differito perché ci sono contestazioni o verifiche da fare, ma il dato è estremamente positivo in una fase in cui la liquidità per le imprese è vitale. E ancora di più se si considera che fino a qualche anno fa non solo le fatture spesso restavano ferme nei cassetti per mesi (tanto che alcuni fornitori avevano deciso di interrompere i rapporti) ma che, per pagarle, le precedenti amministrazioni erano costrette ad attivare sistematicamente anticipazioni di liquidità, ossia a farsi prestare dei soldi dalle banche, da restituire poi con gli interessi. Adesso, invece, la situazione di cassa è solida, grazie all’attento lavoro di recupero delle entrate e di razionalizzazione delle spese».

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