La storia di Ivan Laguzzi, dalla ristorazione allo sport come lavoro

ALESSANDRIA – Oggi vogliamo raccontare una storia, quella di Ivan Laguzzi, un giovane alessandrino che ha fatto della sua passione, lo sport, un lavoro.

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Ivan, infatti, ha aperto un suo studio in città dove svolge la professione di personal trainer. Lo abbiamo intervistato.

Dalla ristorazione al fare il personal trainer. Come mai questo cambiamento?

“In realtà non ho mai fatto il cuoco – spiega il giovane –, ho quasi sempre lavorato a contatto con il pubblico e per quanto riguarda la ristorazione ho fatto solo il cameriere”.

È un lavoro che deve essere anche una grande passione personale…

“Quando ero più piccolo – racconta Ivan Laguzzi – non avevo le idee molto chiare su quello che avrei fatto “da grande”, ma sono sempre stato un sognatore. Ho iniziato ad allenarmi in palestra all’età di 15 anni e da allora ho praticato diverse discipline sportive tra cui il kung fu, che ormai pratico da 5 anni e sono cintura blu. Solo 3 anni fa ho deciso di fare della mia passione per lo sport una professione perché ho sempre sognato di avere una mia attività”.

Nel suo lavoro ha già ottenuto soddisfazioni? Ce le può raccontare?

“All’inizio é stata dura – continua il personal trainer –. Ho iniziato aprendo un corso di ginnastica funzionale in una palestra per la quale facevo anche l’istruttore in sala pesi e ai corsi. Purtroppo il corso che avevo aperto non ebbe un grande successo e lo chiusi dopo alcuni mesi. Continuai a lavorare in palestra e poi decisi di affittare un locale nel quale allenare le persone singolarmente. E la mia più grande soddisfazione è proprio il fatto di essere riuscito a mettermi in proprio”.

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Ma ora le soddisfazioni sono arrivate…

“Certamente – prosegue Ivan Laguzzi –. Ad oggi collaboro con diverse palestre, ho uno studio avviato e ho aiutato decine di persone a raggiungere la forma fisica che desideravano”.

Un personal trainer, di solito, cura molto anche il suo fisico… Quante ore dedichi al suo corpo al giorno?

“Cerco di allenarmi regolarmente 3-4 volte alla settimana e mangio il più genuino possibile – rivela il giovane –. In totale mi alleno circa 6 ore a settimana”.

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Un giovane che, nonostante i successi ottenuti, non si considera ancora arrivato…

“Esatto – continua Laguzzi –. Ho ancora molto da imparare sia a livello di studio che sul campo. Inoltre la libera professione richiede tante competenze che non sono prettamente legate all’aspetto tecnico del personal trainer. Vorrei migliorare la capacità di focalizzarmi su un obiettivo alla volta perché spesso tendo a voler fare troppe cose assieme e questo è controproducente”.

Vivere di sport era il suo sogno. Ora che lo ha coronato, qual’è il sogno nel cassetto?

“Aiutare sempre più persone – racconta Ivan Laguzzi – a ritrovare il proprio equilibrio attraverso l’allenamento ed avere uno studio più grande collaborando con altri personal trainer”.

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Cosa si sentirebbe di consigliare a chi desiderasse seguire le sue orme?

“Gli direi di studiare tanto – prosegue – e di fare tanta esperienza perché fare il personal trainer non è un lavoro facile ma è un lavoro che gratifica molto. Gli dire anche di prendere iniziativa nelle cose, ovviamente con buon senso, perché quelle più belle accadono dopo”.

Qual’è stato il suo successo più bello?

Quando vedo i miei allievi che si sforzano oltre i loro limiti e raggiungono risultati – conclude Ivan Laguzzi –, sicuramente questo è il mio successo più bello”.

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