Grigi, le pagelle contro il Renate

MEDA – È difficile cercare di non essere offensivi dopo la prestazione schifosa di questa giornata di campionato. I Grigi, infatti, dopo i proclami pregara, sono usciti dal campo sconfitti, meritatamente, a testa bassa. Chi si salva? Eusepi, senza dubbio. L’attaccante, infatti, è emerso come al solito. Chi si deve bocciare? Quasi tutti. Uno principalmente: Angelo Adamo Gregucci che nelle ultime partite ci aveva illuso di essere l’allenatore giusto. Invece avevamo ragione qualche settimana fa quando chiedevamo da queste colonne l’esonero immediato del tecnico. Ora, però, è troppo tardi. E la prossima settimana c’è il derby contro la Pro Vercelli. Allora ci rivolgiamo direttamente al Presidente Luca Di Masi. Presidente, lo cacci subito per non farci umiliare anche nel derby.

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Pisseri 6: Non ha colpe sui goal subiti. Reattivo quasi sempre, specialmente nel primo tempo quando i padroni di casa sono veramente pericolosi in ogni azione.

Bellodi 4: Il più imbarazzante della difesa. Troppi errori, specialmente elementari. Azioni senza senso e dannose.

Prestia 5: Il più pimpante della difesa. Almeno ci prova a salvare la baracca ma, purtroppo, nonostante si sia ripreso alla svelta dal problema muscolare dello scorso turno di campionato, riesce a fare veramente poco.

Blondett 4,5: Dopo una bella prestazione nella sorsa giornata di campionato rovina tutto con il nulla totale di oggi.

Parodi 5: Frizzante. Nelle ultime partite è un crescendo in ogni prestazione. Oggi, però, anche lui soffre.

Mora s.v.: Troppo pochi i minuti giocati.

Casarini 5: I suoi proclami su tutte le testate prima della gara? Forse erano parole al vento. Anche per lui. Non dimostra di avere la grinta giusta in campo e si lascia superare dagli avversari.

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Suljic 4: Come al solito pasticcia. Mai nel posto giusto quando serve.

Di Quinzio 5,5: Buone idee. In fase di attacco meglio quanto ha espresso nel secondo tempo, in fase difensiva meglio la prima frazione di gara.

Stijepovic s.v.: Troppo pochi i minuti giocati. Dimostra, comunque, di non essere all’altezza di indossare della maglia grigia.

Celia 5,5: Soffre la pressione dei padroni di casa. Corre e crossa per i suoi compagni ma gli avversari lo limitano troppo. Meno pericoloso del solito in attacco ma recupera in fase difensiva. Bloccato costantemente da Guglielmotti.

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Rubin 6: Prende il posto di Celia e lo sorpassa di pochissimo nella prestazione, quel tanto che gli basta per arrivare alla sufficienza. Stiracchiata, è vero. Ma almeno lui, al contrario dei suoi compagni, ci arriva impegnandosi.

Chiarello 5,5: Poco pericoloso ma bisogna, anche, dire che non giocava nella sua posizione migliore. Mister Gregucci, infatti, lo utilizza come punta quando lui rende meglio come trequartista e ne paga le conseguenze.

Eusepi 6,5: Entra, cerca il goal e lo trova riportando subito il risultato in parità. 

Arrighini 5,5: Inconsistente. I suoi tiri? Inutili. Le sue azioni in area? Inesistenti.

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Mister Gregucci 2: Se la squadra ha fatto veramente pena è colpa sua. Ha ricominciato ad inventare lasciando in panchina Eusepi (che ha dimostrato di essere l’unico degno di partire titolare) inventandosi Chiarello prima punta. Probabilmente la formazione la scrive sorteggiandola. E a quanto pare la sorte non lo assiste. Certe idee scellerate hanno un costo. Questo costo si chiama panchina. È ora che la lasci libera, almeno per orgoglio personale. Del resto aveva già dimostrato il suo “immenso talento” anni fa.