Intorno al pregiudizio di sopravvivenza

L’osservazione dell’esistente può indurre, anzi senz’altro tende a creare conclusioni eccessivamente ottimistiche, che potrebbero non essere rappresentative della vita reale, per questo è importante tener conto del cosiddetto “pregiudizio di sopravvivenza”, che considera l’osservazione dei fenomeni che hanno cessato di esistere.

Ad esempio, in economia una distorsione della realtà è quella di considerare soltanto i fondi comuni di investimento attualmente esistenti, quelli che sono sopravvissuti a condizioni economiche difficili come una recessione o addirittura una depressione economica (evento in cui un’economia si trova in uno stato di turbolenza finanziaria, situazione peggiore della recessione, essendovi un calo significativo del PIL, caratterizzato da negatività di durata pluriennale); tuttavia, per ottenere un preciso quadro della situazione, si devono considerare anche i fondi comuni di investimento costretti a chiudere, probabilmente a fronte di scarse prestazioni (che apparirebbero come punti deboli, ma non sempre è così)

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Il principio, applicabile in vari campi di interesse e quindi non soltanto quello economico, deriva da una analisi attuata nel corso della Seconda Guerra Mondiale, poiché gli Alleati mapparono i fori di proiettile degli aerei colpiti dalla contraerea nazista, ricavandone una prima, intuitiva deduzione logica da parte di ingegneri e costruttori che li convinse a rinforzare le aree maggiormente colpite, per blindare ulteriormente i velivoli offrendo così maggiore resistenza al fuoco nemico.

Il matematico Abraham Wald (1902-1950), osservò pazientemente gli aerei ritornati dalle missioni, registrando su uno schema grafico gli impatti dei proiettili, ricavando così una mappa delle parti colpite, ma comprese che quelli erano i danni subiti dagli aerei tornati alla base, ma non avevano alcuna indicazione in merito a quelli abbattuti; per questi motivi dedusse che si sarebbero dovute rinforzare le parti che non risultavano colpite negli aerei rientrati alla base, perché colpi loro inferti, in effetti, non erano stati fatali.

Accade anche quando guardiamo quanto è sopravvissuto, mentre perdiamo di vista quel che più non esiste: nelle relazioni umane accede di concentrarsi su difetti, cose che non ci piacciono, le apparenze, ma si dovrebbe prestare attenzione anche a quanto non si vede.

Abraham Wald, si è occupato di “ricerca operativa” (“Operational Research”, ma anche come “teoria delle decisioni” ovvero “scienza della gestione”), matematica applicata ai problemi decisionali complessi analizzati e risolti mediante modelli matematici e metodi quantitativi avanzati (ottimizzazione, simulazione, eccetera) come supporto alle decisioni stesse, permettendo di operare le scelte migliori per raggiungere un determinato obiettivo nel rispetto di vincoli imposti dall’esterno e fuori dal controllo di chi deve portare e compimento le decisioni.

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