Il week end lungo di Monfrà Jazz Fest: grandi musicisti tra la natura, i sapori monferrini e un gemellaggio con il Molise

Dopo l’inaugurazione del 5 settembre la manifestazione entra nel vivo. Attesi a Casale Wally Claudio Allifranchini, Sandro Gibellini, Gianni Cazzola, Bebo Ferra, Nicola Concettini, Giovanni Amato, Giacomo Dominici, Daniele Di Gregorio, Tazio Forte e Flaviano Braga

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Il prossimo week end sarà speciale per gli amanti del jazz, monferrini e non solo: il progetto de Le Muse Accademia Europea d’Arte che ha creato la rassegna entra nel vivo con tre giorni assolutamente imperdibili di grandi concerti in alcuni dei luoghi più belli (e in qualche caso meno conosciuti) di Casale e del Monferrato. E in tutto questo anche il “gusto” monferrino avrà la sua parte.

Un impegno che vede a fianco de Le Muse Accademia Europea d’Arte istituzioni e aziende del territorio che hanno creduto nel progetto in tempi così difficili: il Comune di Casale Monferrato, il Comune di Odalengo Grande, Fondazione CRT, Energica, Distilleria Magnoberta, Krumiri Rossi Portinaro, Euroedil, Madamò srl, Associazione Amici del Po.

Venerdì 11 – Allifranchini, poi la leggenda Cazzola e 7 giovani

Il week end lungo del Monfrà Jazz Fest comincia venerdì 11 settembre alle 21 in un altro luogo suggestivo: il chiostro cinquecentesco di Santa Croce a Casale Monferrato. Il primo ad esibirsi sarà Wally Claudio Allifranchini con Marco Micheli al contrabbasso, Nicola Stranieri alla batteria. Il sassofonista a lungo spalla di Giorgio Gaslini si esibisce insieme al chitarrista Sandro Gibellini, uno dei chitarristi italiani tra i più conosciuti della scena internazionale.

La serata poi prosegue con una prima assoluta: il Young Energy 8et formato dal batterista Gianni Cazzola e da sette giovani jazzisti. Cazzola, 83 anni, membro di diritto della “Italian Jazz Hall Fame” ha la stessa energia dei ragazzi che porterà sul palco, tra cui rivedremo lo stesso Tommaso Profeta. Gli altri membri dell’ottetto sono Jordan Corda – vibrafono, Andrea Candeloro – piano, Carlo Bavetta – basso, Cesare Mecca – tromba, Sophia Tomelleri – sax tenore Didier Yon – trombone.

AlIa serata è abbinata una degustazione di Cocktail a base di Gin Magnoberta e Krumiri Rossi.

Sabato 12 – Jazz Vs Coronavirus e un gemellaggio con il Molise

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Il 12 settembre alle ore 21.00 l’apertura della serata è affidata a Bebo Ferra in un inedito abbinamento che vede il chitarrista presentare il suo Jazz vs Coronavirus. Il titolo è già una dichiarazione di intenti di come la musica possa contrastare la pandemia, del resto il progetto nasce durante il lockdown quando il chitarrista ha cominciato a pubblicare una serie di video per chitarra sola dal titolo appunto “Jazz vs Coronavirus”, diventati un appuntamento virale irrinunciabile per il pubblico della rete. Del resto parliamo di un artista che ha al suo attivo centinaia di incisioni con tutti i big della scena musicale contemporanea.

Altro piatto forte della serata il quartetto guidato dal sassofonista Nicola Concettini. L’artista di Gambatesa (Campobasso) si esibisce insieme al trombettista nocerino Giovanni Amato ed al suo gruppo formato da Daniele Cordisco, chitarra, Aldo Zunino, contrabbasso e Giovanni Paolo Liguori, batteria. Concettini è a Casale anche perché da quest’anno il Monfrà Jazz Fest è gemellato con Borgo in Jazz, la manifestazione che coinvolge nove borghi storici molisani per promuovere le eccellenze enogastronomiche e paesaggistiche della piccola regione italiana. A rappresentare Casale al festival molisano sarà the Prophet quartet. Quello che si preannuncia nella sera del 12 settembre è uno spettacolo musicale capace di raccontare la tradizione jazzistica e allo stesso tempo di guidare gli spettatori in un viaggio musicale appassionante e coinvolgente. Ma non ci sarà solo la musica ad unire due territori così distanti della nostra Penisola. La serata si concluderà con la degustazione di due prodotti icone del casalese, ovvero Amaro Casale Magnoberta e gli immancabili Krumiri Rossi, il dolce tipico della città apprezzato in tutto il mondo, accompagnati dai prodotti tipici della piccola regione italiana.

Domenica 13 -il Jazz è On the Natural Road, l’alba su Po e il pomeriggio in un bosco

 Domenica 13 settembre alle ore 7.30 torna uno dei più amati appuntamenti “On the Natural Road” del MonJF che hanno reso tanto popolare il Festival. Ci si trova infatti a salutare l’alba sul Po precisamente all’imbarcadero di Casale Monferrato (viale Gramsci). Ad esibirsi a pochi metri dal fiume sarà il duo formato dal contrabbassista Giacomo Dominici e dal vibrafonista Daniele Di Gregorio. Due strumenti che si prestano particolarmente a dialogare con la straordinaria acustica del luogo dovuta alle note che si riflettono sull’acqua nel silenzio più totale della città addormentata.  La levataccia non spaventa centinaia di appassionati che ogni anno decidono di assistere ad un evento unico. Un altro buon motivo per partecipare è anche la successiva colazione monferrina a cura degli amici del Po che quest’anno offriranno anche la possibilità di una gita in barca sul grande bacino fluviale recentemente creato di fronte all’imbarcadero.

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Altro concerto imperdibile di questa serie è quello nel Bosco di Odalengo Grande alle ore 17; di fronte all’Eremo della collina di Moncucco, in un’area recuperata dal comune, ci sarà uno straordinario duo di fisarmoniche formato da Tazio Forte e Flaviano Braga. In questo caso siamo letteralmente nel cuore di un bosco che si raggiunge dopo una passeggiata di una decina di minuti dalla strada comunale, ma ne vale la pena per ascoltare il suono perdersi tra gli alberi e i suoni della natura..

Infine sempre domenica dalle 20.30 conclusione con una vera festa per tutti: un After party nel Cortile di Santa Croce con tre DJ dedicati a Jazz Soul e R&B.

Tutti gli appuntamenti in Santa Croce avranno servizio bar e ristorazione a cura di Cucù food truck. La biglietteria sarà aperta a partire dalle ore 20, così come il servizio di food&beverage.

Vi consigliamo di visitare il sito www.monjazzfest.it per informazioni, prenotazioni dei posti (consigliata anche nei concerti gratuiti) e per l’acquisto dei biglietti nelle due serate a pagamento nel chiostro di Santa Croce (€ 10 interi, € 5 ridotti under 25 e soci Le Muse Accademia Europea d’Arte).

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Inoltre ogni concerto a pagamento avrà dei posti gratuiti riservati a tutte le figure professionali e sociali che hanno e stanno lavorando in prima fila nella lotta al covid; un modo per dire grazie all’impegno e alla dedizione con cui si sono spesi negli scorsi mesi. Ricordiamo che per ottenere i due biglietti di accesso (operatore ed un suo congiunto) è necessario compilare l’apposito modulo di richiesta presente nel sito.

I protagonisti

WALLY CLAUDIO ALLIFRANCHINI

Claudio ‘Wally’ Allifranchini, nato a Romagnano Sesia nel 1957, appartiene ad una lunga generazione di strumentisti, che si snoda attraverso il nonno, il padre, il cugino suo primo maestro per arrivare sino a lui. Personalità eclettica di musicista autodidatta, rivolge la sua attenzione al mondo musicale celebrandone i molteplici aspetti filtrati dalla sua estrema sensibilità di interprete che crede nell’arte in senso lato e di uomo che realizza un suo impulso interiore in musica, istintivamente. Intorno ai vent’anni inizia la sua collaborazione con Giorgio Gaslini, che lo vorrà al suo fianco come solista nella Solar Big Band ed in numerose altre formazioni con le quali parteciperà ai più celebri Festival jazz italiani ed esteri (Beirut, Hamman, Zagabria, Budapest). Sarà 1° alto/flauto dell’orchestra del Festival di Sanremo in numerose edizioni, mentre sempre più spesso verrà invitato a far parte di cast musicali importantissimi, protagonista al fianco di Ray Charles, Dee Dee Bridge-Water, Randy Crawford, Mina, Milva, Aida Cooper, Franco Battiato, Enrico Ruggeri, Sergio Caputo, Scialpi e non ultimo Frank Sinatra Jr. con la Big Band di Buddy Childers e Carl Fontana. Con questi artisti condividerà tournée europee, facendo altresì parte delle loro produzioni discografiche.

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Sempre teso ad ampliare le proprie conoscenze in ambito musicale ed umano, non disdegna alcun genere musicale ed arricchisce il suo curriculum con brillanti performances a carattere teatrale. In quest’ottica ha lavorato in orchestra accompagnando le pièce di Giorgio Albertazzi, Walter Chiari e con Johnny Dorelli (“Ma per fortuna c’è la Musica”, ed 1993/94 e 1994/95).

Oltre a scrivere per le formazioni con le quali collabora stabilmente, enumera al suo attivo brani originali per la Big Band dei Pomeriggi Musicali di Milano ed un CD che porta il suo soprannome di sempre “Wally”.

SANDRO GIBELLINI
Sandro Gibellini studia la chitarra da autodidatta. Dopo le prime esperienze legate al rock e al blues si dedica prevalentemente al jazz. Frequenta il Centro Studi Musicali di Nino Donzelli a Cremona nel 1979 e nello stesso anno iniziano le sue prime esperienze jazzistiche: la partecipazione al quintetto di Gianni Cazzola e la collaborazione con Pietro Tonolo.

Nel 1983 è al festival di Zagabria con Francesca Oliveri e a partire dallo stesso anno suona con molti musicisti americani di passaggio in Italia: tra gli altri segnaliamo Lee Konitz, Mel Lewis, Al Grey, Dave Schnitter, Sal Nistico, Steve Grossmann, Lew Tabackin e Jimmy Owens. Dall’84 al 91 fa parte della big band della RAI di Milano, nell’86 suona in Francia con Dado Moroni, Jimmy Woodie e Alvin Queen. Entra poi nel quartetto di Tullio De Piscopo col quale partecipa ai Festival jazz di Sanremo e di Roma (ospite Woody Show) e ad Umbria Jazz.

Nel 95 suona con Gerry Mulligan e nel 96 esce “La banda Disegnata” col proprio settetto. Nel gennaio 97 è stato invitato al “Midem” di Cannes a rappresentare l’Italia in un meeting tra i migliori chitarristi europei. Nel 97 registra con Larry Schneider, Andrea Dulbecco, Dodo Goya e John Arnold “Summertime In Sanremo”. Nel 98 esce “The Tender Trap” con Mauro Negri e Paolo Birro e nel 99 esce “You And The Night And The Music” con Ares Tavolazzi e Mauro Beggio. Dal 99 collabora con Barbara Casini in un progetto dedicato a Jobim. Con la Casini e Lee Konitz incide un CD per la Philology. E’ negli Stati Uniti nel marzo 2000, suona a New York e a Durham nel North Carolina International Jazz Festival. Nel dicembre dello stesso anno viene invitato, insieme al trombettista Fabrizio Bosso, al Festival internazionale di jazz dell’Avana (Cuba), dove suona con Kenny Barron, Ronnie Cuber, Giovanni Hidalgo, Chucho Valdez e gli Irakere.

Come insegnante ha tenuto seminari a fianco di musicisti come Kenny Barron, Carl Anderson, Buster Williams, Ben Riley, Rachel Gould, Rufus Reid, Jimmy Cobb, Mulgrew Miller e molti altri. Nel campo della musica leggera ha lavorato con Bruno Lauzi, Fabio Concato e ha suonato in diversi dischi di Mina.

GIANNI CAZZOLA

E’ un batterista italiano, uno dei più prolifici e apprezzati strumentisti della scena jazz italiana, è un pezzo della storia del jazz.  Si avvicina allo batteria da bambino, acquisendo in breve tempo una buona padronanza dello strumento, anche grazie alla scoperta e all’ascolto dei grandi batteristi jazz d’oltreoceano. Il suo percorso a livello professionale inizia nel 1957, quando a 19 anni entra a far parte della formazione del chitarrista Franco Cerri. L’anno seguente il sassofonista Gianni Basso e il trombettista Oscar Valdambrini, leaders del quintetto Basso-Valdambrini (con Renato Sellani al pianoforte e Giorgio Azzolini al contrabbasso), lo chiamano per completare l’organico del quintetto. La sua carriera è caratterizzata da un crescendo di esperienze, che lo portano anno dopo anno a collaborare con musicisti e interpreti di grande notorietà, con nomi di spicco quali Billie Holiday, Chet Baker, Tommy Flanagan, Gerry Mulligan, Dexter Gordon, Lee Konitz, Phil Woods, Sarah Vaughan, Helen Merrill e molti altri, partecipando a numerosi concerti e festivals internazionali.

Nell’estate 1993, in occasione della partecipazione a Umbria Jazz, rappresenta l’Italia per il circuito radiofonico europeo. Nel luglio 2017, con un omaggio al pianista newyorkese Fats Waller, è ancora a Umbria Jazz (UJ 17) alla guida di un sestetto composto da Sandro Gibellini (chitarra), Alan Farrington (voce), Alfredo Ferraris (clarinetto), Marco Bianchi (vibrafono) e Roberto Piccolo (contrabbasso).

Ha avuto anche qualche significativa esperienza in ambito pop, suonando con l’orchestra di Pino Presti per la cantante Mina in famosi brani come Grande, grande, grande ed E penso a te e con l’orchestra di Augusto Martelli.

 YOUNG ENERGY 8ET

In questo nuovo progetto, un ottetto composto da 4 fiati, vibrafono e ritmica standard, “giovane” è l’aggettivo che meglio s’addice a descriverlo. È giovane la formazione, in quanto ad età anagrafica, è giovane l’idea perché nuova ed è sempre più giovane il loro papà swing Gianni Cazzola, ideatore del complesso. Essa ben si inserisce nell’intento di Gianni Cazzola che “incontra i giovani” e si fa contaminare da una ventata di freschezza inondando le nuove generazioni della sua sconfinata esperienza in continua evoluzione, come il nome “Young Energy” suggerisce. I membri sono:

Gianni Cazzola – batteria, Jordan Corda – vibrafono, Andrea Candeloro – piano, Carlo Bavetta – basso, Cesare Mecca – tromba, Tommaso Profeta – sax alto, Sophia Tomelleri – sax tenore, Didier Yon – trombone.

BEBO FERRA

Bebo Ferra è un artista sardo d’origine e milanese di adozione. Da anni si è affermato come uno dei più importanti chitarristi di jazz italiano e la sua lunga militanza nei Devil Quartet di Paolo Fresu l’ha posto definitivamente anche all’attenzione del pubblico internazionale.

Ha suonato, registrato e collaborato con tanti altri esponenti di spicco del jazz italiano ed internazionale tra i quali: Alex Foster, John Clark, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi , Steve Grossmann, Maria Pia de Vito, Jim Black, Billy Cobham, Peter Bernstein, Joe Lovano, Dedè Ceccarelli, Rita Marcotulli, Franco Ambrosetti, Franco D’Andrea, Mark Nigthingale, George Robert, Emmanuel Bex, Carol Welsman, Danilo Rea, Eddie Martinez, Gianluigi Trovesi, Antonello Salis, Roberto Gatto, Flavio Boltro, Paul Mc Candless, Jaribu Shaid, Paolo Damiani, Gianluigi Trovesi, Pietro Tonolo, John Stowell.

Ha inciso circa un centinaio dischi, di cui una ventina come leader e co-leader.

La sua attività, oltre a quella concertistica nell’ambito Jazz, si sviluppa anche con la composizione di musiche da film (premio per la migliore colonna sonora al Sulmona Film Festival 2011 per il film “Tutto bene” di Daniele Maggioni. Premio per la miglior colonna sonora per il film “Il Mio Domani” di Marina Spada al Busto Arsizio Film Festival 2012). Nel 1997 ha modo di registrare come solista con l’Orchestra della Scala di Milano, musiche di scena scritte e dirette dal maestro Carlo Boccadoro, per il balletto Games. Ha collaborato con molti esponenti di spicco del teatro italiano in progetti multimediali e discografici, quali Arnoldo Foà, Lella Costa, Angela Finocchiaro, Ivano Marescotti, Claudio Bisio e alcuni esponenti della musica pop quali Ornella Vanoni, Sergio Cammariere e Antonella Ruggero.

All’inizio del lock-down causato dall’emergenza COVID -19 ha cominciato a realizzare e pubblicare giornalmente sulla sua pagina Facebook una serie di video per chitarra sola dal titolo “Jazz vs Coronavirus”, diventata un appuntamento irrinunciabile per il pubblico della rete.

NICOLA CONCETTINI 4et GIOVANNI AMATO

Nicola Concettini: sax,  Giovanni Amato: tromba,  Daniele Cordisco: chitarra, Aldo Zunino:  contrabbasso,  Giovanni Paolo Liguori: batteria

Un progetto nato dalla grande passione verso un repertorio e un linguaggio artistico riconducibile al percorso di formazione, sviluppo e produzione musicale dell’artista moderno. Il concetto di tradizione e la condivisione di un background linguistico eterno, fondamentale nel percorso formativo e professionale, diventa il fulcro di partenza del progetto e lo strumento necessario a veicolare il discorso musicale. Il collettivo condivide ideologie e gusti artistici pur mantenendo una forte personalità individuale all’interno del gruppo: la ricerca stilistica lascia presagire un forte richiamo al jazz mainstream modellato e alterato dalle elaborazioni armoniche e melodiche in una coesione tra moderno e tradizione. La sinergia, la ricerca timbrica, il gioco dinamico e ritmico che scaturisce dall’interazione dei cinque membri sviluppa un carattere dinamico, brioso e travolgente: un genere idiomatico affrontato con spunti moderni sancisce originalità al gruppo.

L’intento è quello di divulgare e omaggiare la musica jazz mediante un’attenta selezione di capolavori che hanno impreziosito la tradizione musicale: ne deriva un repertorio composto da arrangiamenti e composizioni originali di carattere unico e travolgente.

Uno spettacolo musicale capace di raccontare la tradizione jazzistica e allo stesso tempo di guidare gli spettatori in un viaggio musicale appassionante e coinvolgente.

A guidare la formazione Nicola Concettini: giovane sassofonista, matura la propria formazione musicale in ambito classico conseguendo il diploma ordinario e specialistico in sassofono classico e successivamente in jazz con il massimo dei voti.

Si perfeziona sotto la guida del maestro Maurizio Giammarco e dal 2014 la carriera concertistica lo porta ad esibirsi in disparati club jazz, rassegne musicali in Italia e all’estero, protagonista di Festival jazz tra i quali: “Umbria jazz”, “Borgo in Jazz”, “Jazz in Campo”, “Eddie Lang” “JazzMI”, “Fossombrone Jazz” tra i tanti.

Alla carriera concertistica affianca, da circa dieci anni, attività didattica nelle scuole pubbliche e private come docente di sassofono, teoria e armonia jazz e classica.

Giovanni Amato nasce a Nocera Inferiore in provincia di Salerno, dove inizia a suonare la tromba all’età di sei anni sotto la guida di suo padre, anch’egli musicista. Si diploma nel 1989 al Conservatorio di Salerno con il massimo dei voti. Dal 1990 inizia per Giovanni un’intensa attività concertistica che lo introduce nei grandi circuiti italiani ed internazionali, collaborando con Danilo Perez, Lee Konitz, Gary Peacoc, Steve Grossman, Dee Dee Bridgewater, George Garzone, Bill Hart, Jerry Bergonzi, Tom Harrell, Peter Eskine, Tony Scott, Mike Goodrich, Ronnie Cuber, Diane Schuur, Kirk Lightsey, Vincent Herring, Randy Brecker, Avishai Cohen, Richard Galliano, Bob Mover, Gene Jackson, Dado Moroni, Roberto Gatto, Maurizio Gianmarco, Danilo Rea, Antonio Faraò, Francesco Cafiso e tanti altri. E’ vincitore assoluto di “Italian Jazz Awards 2009” (migliore artista jazz italiano dell’anno).

Realizza produzioni radiotelevisive e discografiche: “Acqua Calda”, Rai Due; “Blue Night”, Rai Uno; “Bellezze al Bagno” insieme con Lino Patruno e Romano Mussolini, Italiauno; “T.R.I.B.U.”, Telemontecarlo; Sera Jazz, Radio due; Radio tre Suite; “Pippo Chennedy show”, Rai Due; “Scirocco”, Rai Due, “Furore”, Rai Due.

Suona nel film “A spasso nel tempo 2” diretto da Vanzina.

Registra, inoltre, una serie di puntate didattiche sulla musica con Giovanni Tommaso in onda su RAI SAT per la regia di Pupi Avati.

Collaborazioni e talvolta incisioni nell’ambito pop: Gino Paoli, Gianna Nannini, Teresa De Sio, Marina Rei, Fred Bongusto, Gegè Telesforo, Stefano Palatresi, Irene Fargo, Nino Buonocore, Toni Esposito, Alex Baroni, Laura Pausini, Gianni Morandi, Mario Biondi.

 

GIACOMO DOMINICI

Inizia a suonare il contrabbasso e il basso elettrico all’età di dieci anni, per poi diplomarsi in contrabbasso classico presso il Conservatorio di Pesaro con il M° Riccardo Donati. Successivamente si perfeziona ai corsi speciali della Scuola di Musica di Fiesole, studiando con il M° Alberto Bocini (titolare della cattedra di virtuosità al Conservatorio di Ginevra). Parallelamente agli studi classici, coltiva la passione per la musica jazz. Ha conseguito il diploma accademico di primo livello in jazz presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro con votazione 110/110 con lode, sotto la guida del M° Bruno Tommaso.

Successivamente si perfeziona conseguendo il diploma accademico di II livello in musica jazz, con votazione 110/110 con lode, presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria.  Svolge una intensa attività concertistica, sia nell’ambito della musica classica, sia della musica jazz, in Italia e all’Estero (Francia, Inghilterra, Svizzera, Austria, Slovenia, Emirati Arabi, Algeria, Libano).

Nel 2018 incide, con il trio del vibrafonista inglese Roger Beaujolais (Roger Beaujolais Italian Trio) in qualità di bassista elettrico e contrabbassista. L’album “Barba Lunga” è stato pubblicato nel 2019 per l’etichetta inglese “Stay Tuned”. Il progetto con il quale si è esibito in tour in Inghilterra e in Italia, sta avendo un sentito riscontro con numerose recensioni positive, anche sul periodico nazionale inglese The Obserever. Nel 2018 Incide in qualità di contrabbassista, bassista elettrico e compositore, il primo album con il “Marés trio” con la partecipazione dei musicisti brasiliani Guilherme Ribeiro e Gledison Zabote. L’album è stato pubblicato nel 2019 per l’etichetta Notami. E’ attualmente presidente e socio fondatore dell’Associazione “Pesaro Jazz Club”, per la quale ha seguito la direzione artistica dal 2007 ad oggi.

 

DANIELE DI GREGORIO

Nato ad Urbino il 21.08.1962 studia Musica al Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro e sotto la guida del Maestro Jannaccone Michele, si diploma giovanissimo in “Strumenti a Percussione” col massimo dei voti e la lode. Si specializza in Marimba e Vibrafono, diventando uno tra i più grandi esperti a livello internazionale.

Nel ’79 vince il concorso E.K.Y.O. ed entra a far parte dell’Orchestra Giovanile diretta dal Maestro C. Abbado.

Inizia cosi’ una lunga collaborazione col R.O.F.(Rossini Opera Festival ) sotto la direzione di maestri come Riccardo Muti, Claudio Abbado, Claudio Scimone.

Appassionato di jazz sin da piccolo, nel 1979 intraprende gli studi di improvvisazione con il maestro Giorgio Gaslini.

Nell’83 fonda il “NEW OLD WAY QUINTET” con cui si classifica primo al concorso “GRUPPI EMERGENTI ” di Forlì e miglior nuovo gruppo alla “COPPA DEL JAZZ ” del 1985.

HA suonato e collaborato con musicisti di varie estrazioni musicali: Tullio De Piscopo, Tony Scott, Andrea Bocelli, Jovanotti, Giulio Capiozzo, Mina, Fabio Concato, Miguel Bose’, Enzo Iannacci, Ron, Renato Zero, Nino Bonocore, Gianni e Marcella Bella, Rossana Casale, Lucio Dalla, La Crus, Stadio, Luis Agudo, Tanita Tikaram, Carmen Consoli, Antonella Ruggiero, Avion Travel, Gloria Gainor, Paola Maugeri per citarne solo alcuni ed infine Paolo Conte con il quale stringe una collaborazione molto lunga, molto importante ed estremamente decisiva per la sua formazione musicale compositiva.

Dal 1995 dirige e compone per l’ORCHESTRA DI PERCUSSIONI da lui ideata, formata dai migliori batteristi e percussionisti italiani, costruendo un percorso d’avanguardia e di ricerca.

 

FORTE/ BRAGA DUO

Il duo Forte -Braga (Tazio Forte – fisarmonica diatonica / Flaviano Braga – fisarmonica cromatica) presenta un repertorio alquanto variegato. Partendo dalla tradizione del Valse musette parigino, gravita agevolmente verso lo Choro brasiliano, con frequenti incursioni nella tradizione Manouche e Gitana. Non mancano brani inediti, composti dai due fisarmonicisti, affiancati a brani dai repertori popolari e colti dell’Europa dell’est e del jazz americano. La combinazione di due fisarmoniche permette grande varietà timbrica e ritmica, dunque la possibilità di presentare musiche tratte dai repertori più distanti, senza limitazioni cronologiche né geografiche.

Tazio Forte è nato a Vigevano nel 1979. Ha iniziato lo studio del pianoforte nella propria città sotto la guida del M° Francesco Sozzani, il quale lo ha condotto fino al conseguimento del compimento medio.

Nel 2003 inizia il triennio superiore di pianoforte presso il Conservatorio Guido Cantelli di Novara e nella primavera 2006, in seguito all’esame finale di pianoforte e alla discussione della sua tesi su Isaac Albéniz, ottiene il Diploma accademico di primo livello a pieni voti.

Svolge regolare attività concertistica come solista, prestando particolare attenzione nei confronti del repertorio spagnolo e francese del XX° secolo, e come pianista da camera, in formazioni che vanno dal duo pianistico al quintetto.

Dal 2000 collabora con giovani studenti della civica scuola di jazz di Milano presentando un concerto che rende omaggio allo swing italiano, comprensivo di brani di Gorni Kramer, Paolo Conte e Vinicio Capossela.

Svolge inoltre regolare attività di tecnico del suono, cooperando con ensemble di musica da camera e di jazz per la realizzazione di incisioni autoprodotte.

Dal 2003 è per due anni ospite della rassegna musicale “Autunno Musicale Bollatese ” e dal 2002 partecipa in veste di fonico, oltre che di musicista, alla Settimana Letteraria Vigevanese.

Nel settembre 2005 è stato invitato ad inaugurare la Stagione concertistica del Teatro Cagnoni di Vigevano, con un concerto per quintetto ( Violino – Bandoneon – Contrabbasso – Chitarra elettrica e Pianoforte ) dedicato al compositore argentino Astor Piazzolla.

Nell’inverno del 2006 partecipa ad un concerto dedicato alla musica pianistica europea del primo novecento, svoltosi nell’auditorium del Conservatorio Cantelli di Novara, eseguendo brani di Granados, Albéniz e Ravel.

Flaviano Braga suona la fisarmonica dall’età di sei anni, formandosi in particolare con Eugenia Marini. Nella sua attività concertistica ha collaborato con vari musicisti come Marco Detto, Stefano Bagnoli, Marco Ricci, Max De Aloe, Claudio Taddei, Antonio Canales, Oscar de Los Reyes, Eugenio Finardi. Ha suonato in numerosi Festival in Italia, Svizzera, Francia, Spagna, Germania, Repubblica Ceca e realizzato due tournée in Giappone esibendosi nei più prestigiosi teatri del paese.

 

 

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