Maurizio Sciaudone: “Corso Acqui e senso unico? Prima di stravolgere, facciamo rispettare le regole”

ALESSANDRIA – «Corso Acqui a senso unico? Prima di pensare di stravolgere la viabilità lungo gli assi portanti del quartiere Cristo è necessario sistemare bene quello che c’è, fare rispettare le regole e studiare in modo scientifico, senza fughe in avanti, i possibili interventi sulla viabilità e il trasporto pubblico, fondamentale per un’area urbana che con i sobborghi arriva a contare circa trentamila abitanti». Maurizio Sciaudone, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, rilancia e puntualizza: «È necessario intervenire in modo organico, non solo con proposte come quella del senso unico in corso Acqui. Innanzitutto cominciamo a fare rispettare le regole. In alcune aree si può parcheggiare con il disco orario. Qualcuno verifica? Non mi risulta. La sosta selvaggia in corso Acqui è una costante. Qualcuno controlla in modo sistematico e non solo ogni tanto? No. Una ‘zona 30’, per come è stata pensata, va fatta funzionare, anche prevedendo dei correttivi, qualora fossero necessari. Facciamo funzionare quello che c’è, poi si potrà pensare a modifiche».

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Sciaudone quindi prosegue: «Che senso ha una sparata sul senso unico senza una proposta organica che comprenda viabilità e trasporto pubblico? Come ho già avuto modo di ripetere, il quartiere Cristo ha bisogno di interventi specifici, a partire dallo studio dei flussi di traffico, profondamente cambiati nel corso degli anni, e dalla revisione dei tempi degli impianti semaforici di corso Marx e corso Acqui. Con l’attuale volume di traffico, i ‘verdi’ in contemporanea e gli stessi tempi di accensione vanno rivisti e corretti, pena il costante aumento delle code e degli ‘imbuti’ agli incroci. Infine, va definita la strategia per il trasporto pubblico che collega il quartiere al centro del capoluogo e non va dimenticato l’uso della bicicletta. C’era, per esempio, l’ipotesi di una pista ciclabile nella zona sud del quartiere che si poteva collegare a quella che finisce a piedi del cavalcavia, per creare un nuovo asse tutto in sicurezza».

Print Friendly, PDF & Email