Considerazioni e riflessioni semiserie

“CONSIDERAZIONI E RIFLESSIONI ‘SEMISERIE’ ALLARMATE E/O RASSERENANTI
di Antonino Freni

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… Raccolte qui e là, inserendole – preferendo visto i toni e gli apprezzamenti o meno – in una articolata Trama – a vive voci – tracciata a causa dell’Epidemia come un variegato assunto ‘catalogo’ di un vero e proprio “Intrigo Internazionale” …
… Dapprima nella “Chiusura” e nel vuoto esistenziale degli interminabili momenti topici della Pandemia ‘Coronavirus’. Nella succedanea inevitabile Riapertura dei Confini con l’anelata ‘Ripartenza’ in uno dei più bui trimestri della nostra Storia, nel porle all’attenzione in solido ‘rafforzati’ e speriamo anche irrobustiti e ‘vaccinati’. Tra poco con il metterle dietro le spalle con la raggiunta fine della clausura, blocco regionale, interregionale, nazionale e mondiale.
Un lungo interminabile ‘Film’ con un incunabolo – impressionante – d’incubi. Ormai liquefattosi, sciolto come ‘neve al Sole’. Alle Porte staziona quasi stabilmente un’avviata consolatoria sparizione del micidiale Morbo.
“Dobbiamo darci forza per cancellare tutti i disagi patiti nel triste/tragico/drammatico momento”. Nel ‘Mercatino delle Vanità’ – intanto – un Tribunale a cielo aperto offre alle orecchie: Accuse, Assoluzioni, Arringhe, Condanne che in piccola parte cerchiamo di riportare per farci un’idea del Pensiero che viene espresso al Momento.
Qualcuno ha osato parlare di ‘arresti domiciliari’ la qualcosa saprebbe di ‘forzato’ pur se difatti figurativamente si sia verificata senza che gl’Intenti programmatici li indicassero. Non aver commesso – altra voce nel Coro – il benchè minimo reato potrebbe – però – suonare come una ingiusta condanna patita che sa di ‘blasfemo’ o irriverenza verso i Cittadini.
Di ‘Soggiorno Obbligato’ o di ‘Confinio’ addirittura, di conseguenza – un altro Soggetto dice : è stato ‘Loro e Nostro’ malgrado ripristinato senza alcuna volontà coercitiva – ci mancherebbe altro – è doveroso riconoscerlo. Ci avviciniamo tra un racconto e l’altro in sintesi senza volerlo con l’ossequio al maestro ‘Flaiano’. Anche con un accompagnamento di ri(t)mici rintocchi in stile “Pasquino”. Le ‘pasquinate’ s’inserivano nottetempo con satirica cadenza nelle Piazze di Roma nostra nei momenti più imbarazzanti della Politica e del Clero. Tra ‘kafkiane’ e ‘io-ne-esche’ incursioni nei teatri degli Enigmi e delle assurdità: Battute dal vivo con ‘ viva voce ‘ non del tutto da Bar. “Baritoni e Tenori” cantano “l’ira funesta dei Felici ‘Mille'”
“Una piccola ‘banalità’ nella ‘semiapertura’ del Bar dopo una lunga fila l’avremmo evitata senza imporre l’obbligo del far mescere il caffè o la bevanda in tazzine o bicchieri di plastica… Un antipatico condizionamento con assurdo ‘cavillo’. Una sciocchezzuola, nulla di particolarmente importante – c’è ben altro – quasi una bazzeccola che dilata i tempi della ‘Normalità’ al “Paziente Italico” .
Continuando nel Teatrino a più Voci qui di seguito altre “Eresie” …
< L’esibizione canora degli artisti, dei ragazzi e delle ragazze sui balconi, nelle terrazze è stata una provvidenziale boccata d’aria fresca per sostenere il nostro morale: purtroppo la desolazione non è stata del tutto eliminata. I coraggiosi tentatIvi trovano pieno apprezzamento in un momento di corale ‘scoramento’: il cimento di questi Signori è stato del tutto lodevole. Avremmo evitato l’involontaria esecrabile affermazione sui comici che ‘ci fanno ridere e divertire’: purtroppo – uscire fuori dalle righe – capita anche ai primi della classe. Naturalmente in gran parte siamo sopravvissuti ad un controllo classico e tipico del “Grande Fratello”.
I nostri cellulari continuavano a dare notizie sul nostro stato di salute e i movimenti da e verso i ‘morosi’ o le ‘morose’ per le quali ancora non sappiamo se siano da asseverare tra i congiunti o meno. Una latente “Morosità”.
Le ‘asburgiche’ copiose, corpose disposizioni inerenti la salvaguardia della Salute hanno potuto tutelare un vasto numero di Persone che armati di santa pazienza e sana disciplina hanno seguito i preziosi consigli. Avendo purtroppo assistito alla forzata chiusura di quei sacri luoghi della colazione mattiniera o del ‘Pranzo’ dopo lavorista come intermezzo tra una pausa di lavoro e l’altra abbiamo potuto constatare che nemmeno le trascorse ‘buonanime’ erano riuscite in tale impresa proibendo la classica pausa caffè o pranzo tra amici e colleghi. C’è riuscito un nemico invisibile e non i ‘Kapò’: che Figuraccia hanno fatto i nostri antenati del ‘Ventennio’… Altra sintesi.
Quei locali della più elementare ‘socialità’ sono stati chiusi con scarsa lungimiranza. La loro attività era da non doversi interrompere del tutto, magari frazionando e riducendo l’ngresso ad uno o due avventori per lo stretto tempo necessario dotando gli Spazi con adeguati mezzi di protezione. L’economia se ne sarebbe giovata con più modeste perdite. Anzi avremmo acquisito ‘Ordine e Disciplina’ non imposte dall’alto come se fossimo degli ‘appestati’ untori. Meno danno erariale sicuramente. Qui è entrato in scena un presunto Economista di Borgata.
Il senso pratico ci appartiene nel saper discernere quel che è bene o meno. All’occorrenza fiutando il pericolo ci saremmo comportati diligentemente. Un amico Insegnante Professore di Italiano e Latino – in un ‘licenzioso’ Istituto Magistrale ‘de Roma’ – chiamava ogni suo amico Onorevole Tizio, On. Caio di tanto in tanto sfoderava sfavillanti perle in latino ‘maccheronico’ ne aveva le Facoltà: “Perculatio non petita Acculatio manifesta” appariva davvero – folgorante – capace di lasciarci senza Parole.
Con la speranza di poter uscrie da questa tremenda ‘Pandemia’ a testa alta nel migliore dei modi cercheremo di batterla sul tempo con classe, eleganza e sostenibilità ambientali ed umane come non mai: ‘buttandola’ nella Sobrietà. Un risultato lo possiamo già elencare: per la prima volta abbiamo ascoltato un Gentil Signore chiedere con cortesia: “Scusi mi lascia passare per poter prendere quell’oggetto sullo scaffale? Abbia pazienza, La ringrazio, molto Gentile e Grazie infinite” Miracolo del momento: speriamo che duri. Una nuova formulazione del Pensiero coll’accostarsi al proprio simile vogliamo sperare che prenda piede. Sicuramente un bel sentire. Forma e Sostanza si amalgamano e i rapporti umani ridivengono delicati. Proprio un bel quadretto che ci rincuora. Però girando l’occhietto lungo il piazzale del bellissimo ‘Supermercato’ una infinità di cicche, carte e bottiglie lasciate per Terra: probabilmente il cammino – d’altra parte – non sarà ancora lindo e confortevole.
Ezio Bosso “Forse non diventeremo migliori dopo tutto questo, Diventare migliori è una scelta non una conseguenza: richiede un impegno forte con se stessi. Stare chiusi in casa non basta: Vuota Retorica”.
#iorestoacasa’ equivale a zero se non hai il pieno intimo convincimento personale. #tuttoandràbene è un positivo incoraggiamento; ma le cose alla luce del sole purtroppo narrano tragedie e drammi familiari di inaudita portata. Quasi “Un’ Induzione” alla Deriva. Una deprivazione. Naturalmente le ‘linee guida’ avrebbero dovuto supportare la ripresa piena o quasi con l’applicazione del massimo buon senso. Così esortava il Premier dopo l’uscita del ‘DPCM”. Il suo accorato consiglio lo avevamo colto come un’espressione di grande senso di Umanità, da ormai collaudato statista navigato in situazioni davvero difficilissime – come Sir Winston – ha mostrato il lato umano nel momento davvero difficile sotto ogni punto di vista. “Avere tatto ed usare il buonsenso in ogni occasione”: in gran parte questo consiglio è stato applicato in molte circostanze avendo visto scendere in campo le provvidenziali Pattuglie delle Forze dell’Ordine che hanno aiutato a più non posso le Persone più indifese che vivevano in solitudine. Un espanso Encomio solenne sempre e comunque.
Una volontaria o involontaria – purtroppo – mancanza di ‘senso’ comunque incolpevole stando alle ferree disposizioni di legge si è verificata. Aver chiuso le scuole privando i ragazzi dei più elementari diritti di apprendimento è stato devastante. Non farli uscire di casa anche per brevi passeggiate con i propri genitori: altrettanto. La scuola aperta con continuità sia al mattino che al pomeriggio con turnazioni orarie e a Gruppi era la soluzione. Sembra impossibile che questa elementrare disposizione sia sfuggita alle ‘Teste Pensanti’. Anche qui danni incalcolabili.
“Terra e Libertà” di Ken Loach è stato un film che ha lasciato un segno indelebile con il ‘tracciamento’ di questo binomio inscindibile. “Con questi Segni ‘Egli’ vincerà sempre”.
Negrito Blanco: “Quando questi due fondamentali capisaldi ‘ Terra&Libertà ‘ alla base del Vivere civile vengono ‘sradicati’: l’amaro calice e il dolore rapprende i Popoli toccati dalla sventura venendo sopraffatti dal nefasto sopravvento. Nessuna alternativa entrambe pienamente calzanti: mai abbassare la Portata dalla Torre di ‘Guardia’”.
Qui ci soccorre la ‘Nobile Contadina’ Grazia Deledda: < La Via del Male > ” … Tu non crescerai mai, e mai sarai buona a niente perché leggi troppo – mi dicevano in casa – ed io leggevo e scrivevo di nascosto. Di nascosto mandai una prima novella ad un giornale di Roma. La novella viene immediatamente pubblicata…”: testuale!
Aver ‘recluso’ – per forza di ‘cose’ non potendo fare altrimenti – persone anziane in modestissimi appartamenti condominiali altro fraintendimento ‘maldestro’ indiretto di ‘nauseante’ abbandono. Se possiamo ‘superare’ con grande pazienza l’insormontabile fila con ‘file’ infinite nei supermercati o negozi adibiti alla sussistenza alimentare avremmo potuto indicare minori ‘restrizioni’ a prescindere … Proibire la tintarella o il bagno in acque marine ove possibile in massima solitudine qualcosa di commentevole e commendevole. L’assembramento è certamente proibito, da proibire solo ed esclusivamente per motivi di Salute pubblica senza se e senza ma. Ma queste occasioni perdute rimarranno oltre che nell’immaginario anche sulle coscienze qualora siamo rimasti Uomini dotati di Sensibilità e Raziocinio: a volte abbiamo dei dubbi al riguardo. Le scorribande non ci sarebbero state ugualmente.
Sono state ‘toccate’ in prima battuta le Persone anziane più deboli e indifese e poi i meno abbienti a cui non siamo stati capaci di garantire un tetto e un modestissimo ‘pranzo o cena’. Non abbiamo ancora compreso quale sia la ‘mascherina’ idonea e sufficiente per proteggere Noi e gli Altri, ne abbiamo sentito di tutti i colori: “Le mascherine non proteggono …” Le mascherine sono necessarie, Le mascherine proteggono noi e non gli Altri e viceversa. Non sappiamo più a chi credere. Tali affermazioni sono narrate nel quotidiano dipanare della Malattia. La mascherina deve costare 50 cent ed è reperibile nelle Farmacie. Non ne abbiamo vista nemmeno una purtroppo! “Quindi quel latinista di cui sopra avrebbe detto: ‘permutatio’ (non) petita acerbatio manifesta”. Nelle convenevoli discussioni dei numerosi Dibattiti ad ‘innocue’ domandine non è stato difficile alle acute osservatrici e agli svegli ascoltatori non non cogliere qualche ‘risolino’ o ‘ammicamento’ . Nauralmente erano amichevoli conversazioni e dibattiti tra ‘Amiconi’ in una delle tante ‘Convenzioni’. Usare il termine ‘Convention’ suonerebbe meglio ma di proposito vogliamo evitare anglicismi come per il caso ‘Lockdown” che suona da ‘Porta a Porta’ con l’arrecando – si scusi l’eufemismo – il classico “Porta Sfiga”.
Il ‘Carrozzone’ spegne le luci, ‘addorma’ i poderosi cavalli del motore e con la massima “Diligenza” si avvia nel Deposito delle usurate Locomotive.
Renatino ‘0’: “Il carrozzone va avanti da se con le regine e i suoi fanti e i sui re… Ridi buffone per scaramanzia così la noia va via …”
I ‘Nabbabbi’ beati Loro incolpevoli ringraziano con viva partecipazione. Gli svariati continui messaggi d’avvertimento come lavarsi le mani ed usare la mascherina o i guanti e stare a debita distanza ripetuti ad oltranza con una cadenza davvero impressionante in Tv, Radio e … (,) suona umiliante almeno per Coloro che hanno sempre mantenuto atteggiamenti consoni e appropriati al Buon Vivere verso Coloro che non hanno mai inflitto o meglio causato a chicchessia problemi o disturbi di ‘sorta’.
La numerosa numerica numeralità quotidiana di cifre non ha fatto altro che innescare dei ‘procurati allarmi’ almeno sulle Persone meno dotate di Forza fisica e mentale. Lasciar morire in solitudine senza la più elementare ‘ritualità’ – sempre con i (non) dovuti accorgimenti – chi è stato colpito dal morbo segnerà inequivocabilmente ogni superstite. Non poter far visita ai ‘malati terminali’ non necessariamente colpiti dal ‘corona’ altro errore che sarebbe stato meglio evitare.
Nelle future ‘Rimembranze’ un “Infinito Zibaldone”. D’ora in poi “Le Penne d’oc(r)a verseranno fiumi d’inchiosto col tuffarsi a capofitto con la verve che le contraddistingue e di cui sono dotate con il vergare sui diari, articoli, libri e documentari fatti e protagonisti per omaggiare o condannare chi e come abbia proceduto nel condurre la difficile e imprevedibile battaglia contro il ‘coronavirus’. Alla prima crepa che si dovesse aprire: la montagnola inizierebbe a scricchiolare e impietosamente … (.) La farlocca ‘orditura’. “La montagna ha partorito il topolino…” Non sia mai! (.)
Speriamo che possano emergere solo ed unicamente fatti eroici coi quali dovremo e potremo consolarci unicamente per vantarci nell’aver saputo portare a termine vittoriosamente la battaglia contro il distruttivo e terribile ‘Virus’. Elevare Odi e Lodi e solo rendere il nostro più doveroso e caloroso Grazie con il non rilevare eventuali recondite Miserie comportamentali. Anche in questo caso preferiamo “Teste Pensanti” e non “Think Tank”. La “Canèa” aggraverebbe i Toni.
Emily Dickinson “Ad ogni incontro con la Primavera non so star quieta – sorge il desiderio antico, un’ansia mista ad un’attesa – una promessa di Bellezza ed una gara di tutto il mio Essere con qualcosa che in essa si nasconde. Quando la Primavera svanisce, v’è il rimorso di non averla guardata abbastanza”.
“La quiete dopo la Tempesta”.
Quando la Letteratura o la Poesia in genere avrebbero potuto dare indicazioni alle tecnicistiche ‘Tasche Forti’ che sovrintendono alle disposizioni per contrastare la ‘Pandemia che purtroppo ( mal o buon per Loro ) sono del tutto privi della più elementare “Cognizione del Dolore’ che coglie inevitabilmente e maggiormente i Comuni Mortali. Questa non è una colpa con molta probabilità una comprensibilissima “Laguna” di sviste.
L’inserimento di Donne – non per niente saggiamente indicate come l’altra metà del Cielo – tra i Valorosi e Validi Componenti del Collettivo Pensante avrebbe prodotto sicuramente più ragionevoli equilibri negli Ordini impartiti per la Tutela del Bene comune. Per noi ‘Ragazzi dello Zoo di Merlino’ una vera catastrofe ha sfiorato se non colpito l’anima e ‘core’ e pregiudizievolmente anche il corpo vista l’anten(n)ata età della Decadenza.
La fiscale – non emessa dal Fisco – autocertificazione con perentoria applicazione su ogni Soggetto ‘circolante’: Ciclista , Podista, Automezzo era superflua ai fini del contrasto pandemico. Stante il pericolo incombente Nessuno se non per assoluta necessità si sarebbe mosso dalla propria abitazione se non per comprare dei giornali, del tabacco e dei generi alimentari vista la loro sostanziale apertura al servizio dell’Uomo. Tutte le Persone consc(i)e e consapevoli del pericolo avrebbero evitato al massimo le proprie uscite magari delegando a figli, mariti, moglie e amanti la stretta incombenza. Ancor oggi i più saggi ‘Senatori’ dalla bianca canizie si avvalgono di questo piccolo ‘Potere’. Il timore del controllo è stato un altro aggravio psichico apportato alle persone più fragili che non avevano nulla da nascondere. Il turbamento incombeva. I controlli sempre e comunque con continuità e imperterrita modalità verso la sempre esistente forma delinquenziale. L’incidenza benefica del cartaceo autocertificante non ha prodotto più sicurezza ma è stato incidentalmente: ugualmente una proficua soluzione per arginare ‘le dolci evasioni’.

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