I dati sono veramente spaventosi.
L’ISTAT ha fatto una ricerca che ha messo a confronto il numero di morti del marzo 2020 con la media dei 5 anni precedenti.
Nella nostra provincia si è passati da una media ( 20 febbraio – 31 marzo 2015-19) di 693 decessi ad un numero accertato nello stesso periodo del 2020 di 1.199 morti.
Solo Vercelli ha un incremento sostanzialmente uguale al nostro (+ 90,8%), mentre Novara non è lontana con un + 80,3%.
Il dato nazionale è di un incremento del 49,4% di decessi.
Ad una prima valutazione si può dire che questi dati vadano anche al di là delle polemiche politiche dal momento che, se i dati di Piemonte e Lombardia sono allarmanti, in Emilia la situazione non può certo dirsi “normale” dal momento che Piacenza registra un + 264 % e Parma + 208,4 %.
A livello regionale, in particolare, in Lombardia si registra un + 185%, in Emilia Romagna + 70%, mentre in Piemonte l’aumento dei decessi si attesta intorno al 47%.
Evidentemente occorrerà fare un complessivo ragionamento sulla tenuta, efficienza ed organizzazione del Sistema Sanitario Nazionale nel suo complesso: sono finiti i tempi dei tagli, ma, si spera, anche quelli degli sprechi di denaro pubblico.