Ospitiamo un intervento del Dott. Pierluigi Garavelli, alessandrino, infettivologo primario dell’Ospedale Maggiore di Novara, che, in tema di Coronavirus, richiama all’importanza di una adeguata ed immediata profilassi ai primi sintomi similinfluenzali, stante le incertezze sul vaccino.
“Già dall’ insorgenza dell’ epidemia io insieme ai miei Collaboratori ci si è resi prontamente disponibili a spiegare a chiunque ci avesse contattato che qualsiasi sintomo similinfluenzale era da ascriversi a Covid-19 e che necessitava pronta terapia a domicilio o in ospedale senza effettuare il tampone o attenderne l’ esito, poiché il tempo per curare efficacemente Covid-19 é breve.
Si è stati coadiuvati nell’ informazione da organi di informazione locali cartacei e on line. E forse così si è tirata fuori tanta Gente, conosciuta e sconosciuta, che ci si è rivolta. Poiché qualche farmaco ha profilo di durata di azione lunga si spera che si cominci a ragionare e mettere in pratica anche una profilassi, stante molte incertezze sul vaccino.
Altrimenti il Paese non sarà mai riaperto e ci saranno più morti per disordini sociali e povertà che per Covid-19. Purtroppo il tutto il Mondo la capacità reattiva medica terapeutica e, si spera, profilattica è stata molto lenta, avendo privilegiato un intervento segretario. Gli epidemiologi e gli Infettivologi dello scorso Secolo si sono certamente girati nella tomba. Non sempre il passare degli anni e delle conoscenze è migliorativo!”